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Da Fassina a Cento a Pecoraro Scanio: i reduci sinistri che corteggiano Conte per sopravvivere

Sono rimasti fuori dal Parlamento. Ma ora, con il M5S, hanno una nuova opportunità per tornare in pista

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C'era una volta la sinistra. Ora, a quanto pare, l'area è in sofferenza. Ma i suoi appartenenti, i sinistri, ci sono ancora, e cercano collocazione. Non si spiega altrimenti la fila che si sta creando alle porte del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte da parte di esponenti che arrivano dal Pd, da Rifondazione, dai Verdi. E che hanno in comune una cosa: sono rimasti fuori dal Parlamento, devono quindi giocare con attenzione le loro carte per il futuro se vogliono tornare alla politica più visibile.

Di cosa si parla? Dell'appello, di cui racconta il manifesto, per costruire «un coordinamento per dialogare con il M5S» firmato da Loredana De Petris, Stefano Fassina, Alfonso Pecoraro Scanio, Paolo Cento, Claudio Grassi e altri, e che produrrà un’assemblea che si terrà sabato 22 ottobre a Roma. Per l'occasione ci sarà anche l'oggetto del desiderio, Giuseppe Conte, "per il primo tentativo di fusione a caldo tra il frastagliato universo della sinistra e il «nuovo» M5S". L'operazione andrà in porto? I reduci sinistri ci sperano.

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