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I sindacati già sbraitano contro il governo: “No flat Tax”. Landini sminuisce il successo di Meloni

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Maurizio Landini ha parlato a piazza del Popolo ad un anno dall’assalto alla sede nazionale della Cgil e, dopo aver annunciato che non sarebbe stata una manifestazione contro il governo, ha invece mandato dei segnali al centrodestra, uscito vincitore dalle ultime elezioni: “Diciotto milioni di italiani non hanno votato o hanno annullato la scheda. Il centrodestra coalizzato ha 12,3 milioni di voti. Gli altri non coalizzati hanno 15,8 milioni di voti. La destra - il messaggo che pare indirizzato a Giorgia Meloni - ha vinto le elezioni democraticamente, ma nessuno può dire di avere la maggioranza del Paese”.

 

 

“Non è la flat tax quello di cui abbiamo bisogno, serve - si scalda il segretario generale del sindacato - una riforma fiscale vera, bisogna ridurre il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e pensionati a partire dai redditi più bassi e rafforzare la lotta all’evasione. È necessario creare lavoro a partire da una lotta senza quartiere alla precarietà che ha raggiunto livelli senza precedenti”.

 

 

Non sono pochi i politici che hanno marciato con il corteo per le strade di Roma e hanno ascoltato gli interventi a piazza del Popolo (presente anche la vicesegretaria della Confederazione Europea Sindacati Esther Lynch). Tra i leader ci sono Giuseppe Conte (senza bandiere di partito), il vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano, il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, e molti parlamentari ed europarlamentari di ‘Italia democratica e progressista’, tra cui i ministri Andrea Orlando e Roberto Speranza, Walter Verini, Susanna Camusso, Brando Benifei, Gianni Cuperlo, Laura Boldrini e l’ex Leu Stefano Fassina.

 

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