Elezioni 2022, nel Pd già vogliono fare la festa a Enrico Letta. Correnti scatenate: i nomi per la segreteria
Dopo il fallimento della maxi-coalizione di centrosinistra nel Pd già preparano l'ennesimo ribaltone alla segreteria. Le correnti del Partito democratico sono già al lavoro per sostituire Enrico Letta, da molti visto come unico responsabile del disastro dem con il tentativo di mettere insieme tutti, da Sinistra Italiana ad Azione, operazione deflagrata con lo strappo di Carlo Calenda. La "rivoluzione" ci sarà non prima delle elezioni politiche del 25 settembre e molto dipenderà dall'esito del voto.
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A raccogliere umori e strategie nelle segrete stanze del Nazareno, è un retroscena Affaritaliani che, citando anonimi esponenti del Pd, parla di un vero e proprio redde rationem che Letta potrebbe evitare solo vincendo le elezioni (ipotesi a dir poco improbabile) o impedendo la formazione di un governo di centrodestra (anche qui difficile guardando i sondaggi).
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Con Matteo Salvini e Giorgia Meloni al governo il congresso sarebben evitabile e le correnti già affilano le armi. I candidati non mancano. "Per la sinistra Dem in campo potrebbe scendere il ministro del Welfare e del Lavoro Andrea Orlando (o, in alternativa, Peppe Provenzano), sostenuto da Goffredo Bettini e dagli ex Articolo 1-Mdp rientrati nel Pd come il ministro della Salute Roberto Speranza", si legge nel retroscena. Dall'altra parte, ossia nell'area liberal del partito democratico, l'idea è quella di puntare sul governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini (l'unico ad aver sconfitto Salvini quando sembrava imbattibile, ripete da giorni il presidente di Regione). "Con lui Base Riformista, quindi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini", si legge nell'articolo.
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Ma attenzione al peso del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Potrebbe cercare di imporre un proprio nome - si parla di Roberta Pinotti - o sostenere uno tra Orlando e, più probabile, Bonaccini.