Cavallaro (Cisal):Governo senza coraggio, manovra non ci soddisfa
Rimini, 30 ott. (askanews) - Cisal, la Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori, boccia senza tante riserve la linea del Governo Conte, col quale il dialogo è ormai interrotto da troppo tempo. Non c'è, dice, un reale contrasto all'evasione fiscale; manca una programmazione seria e coraggiosa per affrontare le sfide future; non si legge nulla di concreto per quanto riguarda l'emergenza Sud; e restano insufficienti le risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Il segretario generale, Francesco Cavallaro, afferma: "E' un governo che non ci soddisfa per una ragione semplicissima. Mentre quando era ministro del Lavoro Di Maio c'era un'inclusione delle organizzazioni sindacali. Oggi il ministero è diventato di nuovo un club a circuito chiuso. Noi siamo la quarta confederazione che esiste in Italia, vogliamo dire la nostra. Se fa male a qualcuno che noi diciamo le cose come stanno pazienza, se ne faranno una ragione". In occasione del consiglio nazionale a Rimini, Cisal prende in esame la legge di Bilancio 2020 per criticarla in tanti dei suoi punti, a partire dalle pensioni: "Per noi quota 100 non si deve toccare perché si dà almeno una opzione al cittadino per cercare di andare in pensione. Ma per noi la vera riforma delle pensioni dovrebbe essere cominciare a smantellare la Legge Dini e poi a sua volta la Fornero. Perché tra non molto ci accorgeremo che produrrà sempre più poveri". Tra le battaglie storiche, quella sulla rappresentanza e rappresentatività sindacale, per la quale l'organizzazione manda al governo un avvertimento chiaro: "Non vi inventate niente, perché basta applicare l'articolo 39 della Costituzione e a seguire l'articolo 46 della Costituzione e il gioco è fatto. E' inutile inventarci accordi tra privati, Inps, Cnel e roba varia perché non servono".