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Roma, il Comune si arrende sulle strade consolari. Gestione affidata all'Anas

Francesca Mariani
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Anas in soccorso delle strade colabrodo della Capitale in vista del Giubileo. Quello della viabilità è solo uno dei temi trattati ieri dal sindaco Roberto Gualtieri durante il suo intervento sulla legge di riforma dei poteri di Roma Capitale in commissione capitolina "Roma Capitale, statuto e innovazione". La proposta di legge per il nuovo ordinamento di Roma Capitale è in via di definizione in Parlamento. «C'è un testo depositato oggi (ieri, ndr) in commissione Affari costituzionali che prevede la riforma dell'articolo 114 della Costituzione e poi c'è un lavoro sull'attuazione del 114 con un intervento di natura legislativa. In corso anche un lavoro bilaterale con la Regione Lazio per il trasferimento di alcune competenze dalla Regione proprio con una legge regionale». «Abbiamo 39 emendamenti al momento - ha detto ancora Gualtieri - Il passaggio emendativo deve portare al miglior testo possibile e credo che su questo ci debba essere il consento più ampio possibile. Attualmente stiamo lavorando con la commissione Affari costituzionali perché con il voto degli emendamenti si arrivi al testo più efficace possibile. Deve essere a prova di bomba nel percorso bilaterale rafforzato».

 

 

GRANDE VIABILITÀ - Per la manutenzione dei tratti urbani delle consolari la Capitale potrebbe avvalersi del modello Anas, ovvero un accordo di programma già sviluppato nei mesi scorsi per i lavori di riqualificazione di alcune strade a grande scorrimento. «C'è il grande tema della programmazione e realizzazione delle opere pubbliche - ha spiegato Gualtieri -. Occorre consentire a Roma Capitale di poter contare su procedure certe, nei tempi e negli esiti. Con riferimento all'approvazione dei progetti e alla realizzazione dei lavori, occorre un meccanismo che non blocchi interventi di interesse prioritario per la città. Fare meglio - ha sottolineato il sindaco - implica anche che l'intervento del legislatore nazionale possa prevedere non solo lo spostamento di funzioni dallo Stato a Roma ma anche da Roma allo Stato, come il tema della manutenzione delle grandi vie di comunicazione. Mi riferisco al successo di un emendamento parlamentare che ha consentito di avvalersi dell'accordo di programma tra Anas e Mims per la manutenzione di alcuni tratti urbani delle consolari: è un modello - ha concluso - che vorremmo estendere a partire dal Giubileo, valorizzando la capacità di Anas di svolgere bene e con efficienza lavori di manutenzione della grande viabilità di Roma».

 

 

ANFITEATRO FLAVIO - «La proprietà e la gestione del Colosseo resterà in capo alla Soprintendenza di Stato e non è contemplata alcuna ipotesi di trasferimento di competenze a Roma Capitale», ha detto ancora il primo cittadino nel corso della commissione presieduta da Riccardo Corbucci del Pd. In replica al consigliere della Lega, Fabrizio Santori, Gualtieri ha spiegato: «Passare la proprietà del Colosseo a Roma mi appare complesso, altro è invece lavorare con il ministero della Cultura per una gestione integrata dell'area dei Fori. Abbiamo avviato un ragionamento sull'area archeologica centrale e c'è una collaborazione positiva con il ministero su questo».

 

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