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Morte Raffaella Carrà, corteo funebre e ultimo saluto a Roma: il lungo addio alla regina della tv

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Un lungo addio. Ci vorranno tre giorni per salutare Raffaella Carrà. E, forse, non saranno sufficienti per superare il dolore e lo shock. Domani, mercoledì 7 luglio alle 16 partirà un corteo funebre che da via Nemea 21 a Roma, casa dell'artista, farà tappa nei luoghi della carriera e della vita della 'Raffa' nazionale: l'Auditorium Rai del Foro Italico (largo Lauro de Bosis), la Rai di Via Teulada 66, il Teatro delle Vittorie e la Rai di Viale Mazzini 14. Per poi arrivare in Campidoglio dove nella Sala Promoteca sarà allestita la camera ardente nella quale si potrà dare l'ultimo saluto alla Carrà dalle 18 alla mezzanotte di mercoledì e poi dalle 8 alle 12 e dalle 18 a mezzanotte di giovedì. I funerali saranno invece venerdì 9 luglio, alle 12, presso la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, in Piazza del Campidoglio a Roma.

Tanto se ne è andata nel silenzio, non rivelando la malattia, senza fare rumore, quanto invece nell'addio la folla si stringerà intorno a lei. E questo è l'invito di Sergio Iapino, per lungo tempo suo compagno nella vita e nel lavoro. "Faccio un appello - ha detto - chiedo a tutti i suoi fans, in Italia, nel mondo, nelle chiese dei piccoli paesini come in quelle delle grandi città, di darsi appuntamento alle ore 12 di questo venerdì, per offrire tutti insieme l'ultimo saluto virtuale a Raffaella". Nessuna cerimonia privata, anzi, un saluto, in qualche modo anche una festa, una celebrazione.

E, ironia della sorte, nel giorno in cui Italia e Spagna sono più divise che mai a causa della semifinale degli Europei di calcio che le vede scontrarsi, è proprio Raffaella a unire i due Paesi nei quali era tanto amata. Per omaggiarla, infatti, la Figc ha chiesto e ottenuto dalla Uefa di inserire nella playlist utilizzata per il riscaldamento prima della semifinale dell'Europeo con la Spagna 'A far l'amore comincia tu', una delle sue canzoni più amate e ballate.

C'è da pensare, però, che gli omaggi non finiranno qua. E se Laura Pausini vorrebbe che "il nostro paese le fosse riconoscente per tutto ciò che ha rappresentato per noi e nel mondo, dedicandole un doveroso lutto nazionale", il presidente della Siae Mogol lancia una proposta: intitolarle l'Auditorium Rai del Foro Italico, proprio quello davanti al quale sfilerà domani il corteo funebre.

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