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Israele, la sinistra si fa riconoscere ancora: ambiguità su Hamas a Firenze

Christian Campigli
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Una evidente ambiguità su un tema tanto delicato, quanto importante. Sul quale, al contrario, serve essere ludici, razionali e capire da che parte stare. È scoppiata una nuova polemica a Firenze sulla posizione della maggioranza che governa la città e relativa al sanguinoso attacco di Hamas ad Israele. "Nella sua comunicazione di oggi in Consiglio comunale, il presidente Luca Milani si è soffermato sulle drammatiche ore che sta vivendo Israele per l’attacco senza precedenti da parte di Hamas - ha affermato il vicepresidente del Consiglio, Emanuele Cocollini -. Parole vaghe e vane di solidarietà, non una sola parola di condanna per la ferocia degli attacchi da parte dei miliziani islamici. Neppure la dignità di un minuto di silenzio è stata concessa alle vittime. Lo troviamo estremamente grave. Vogliamo ricordare a Milani, al Consiglio tutto e ai fiorentini che una nuova guerra è iniziata alle porte d’Europa. Il piano genocida di Hamas è scattato. Ebrei uccisi, rapiti, deportati, casa per casa. Uccisi in quanto passanti per strada, bambini, anziani, donne catturati come ostaggi, tra un’ondata senza precedenti di missili, kibbutz occupati, esodo di massa - ha aggiunto l'esponente del gruppo Centro -. Nazismo puro in atto. Assassini trogloditi. Un concentrato disumano di odio antisemita illimitato, furibondo. Hamas fomentata e finanziata dal regime totalitario dell’Iran, con la complicità di Hezbollah, jihadisti, Siria. Demoni infernali scatenati, portatori di un’ideologia islamista della morte e della schiavitù. Ecco che allora è importante ribadire che Israele ha il pieno e legittimo diritto di esistere e di difendersi con tutti i mezzi a sua disposizione per garantire la sicurezza e il ritorno a casa dei cittadini presi in ostaggio. E in questa guerra Israele merita il nostro sostegno incondizionato per riportare la pace in un territorio martoriato dal fanatismo islamista e dall’odio antisemita".

 

 

Forti critiche al Presidente Milani (appartenente al Pd) sono giunte anche dal capogruppo di Forza Italia, Mario Razzanelli. "Avevo richiesto che ogni capogruppo potesse svolgere un proprio intervento sulla gravissima situazione creata dall’attacco di Hamas a Israele. Mi è stato risposto di no. Non condividiamo le motivazioni: molte, troppe volte, l’assemblea si occupa dei temi più disparati che nulla hanno a che fare con i problemi veri delle persone, e oggi che a causa di questa nuova guerra si rischia un esodo in massa verso l’Europa non possiamo esprimere un’opinione? Assurdo”.

 

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