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Emilia-Romagna, abbraccio di Meloni agli sfollati: “Sono commossa, il governo c'è”

Dario Martini
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Capelli raccolti, camicia verde con le maniche arrotolate, pantaloni blu scuro con gli stivali di gomma per il fango. Quando gli alluvionati di Ghibullo, paese con meno di trecento abitanti in provincia di Ravenna, se la vedono davanti non credono ai loro occhi. Nessuno li aveva avvertiti. «Qui non ci è venuto nemmeno il sindaco», le dice un uomo che porta viveri e coperte a chi ha perso tutto. Giorgia Meloni non voleva assolutamente i riflettori puntati addosso. Non ha comunicato in anticipo dove si sarebbe recata. Voleva vedere con i suoi occhi, toccare con mano, capire senza intermediari la portata del disastro che ha colpito l’Emilia Romagna. Non c’era potuta andare prima perché si trovava al G7 in Giappone con i capi di Stato e di governo. Ma sabato ha deciso tornare in Italia con un giorno d’anticipo: «Me lo impone la coscienza», ha detto da Hiroshima prima di salire sull’aereo. Meloni entra nelle case con l’acqua fino alle ginocchia, visita le aziende distrutte, parla e abbraccia gli anziani stremati, i volontari che lavorano ininterrotamente da giorni. Applaude alcuni giovani a torso nudo che spalano il fango a Roncalceci. Un uomo, intento a ripulire dal fango la sua abitazione, grida per attirare l’attenzione dei compaesani: «C’ho la Meloni nel giardino». Lei risponde con una battuta: «Torno a pranzo quando tutto è a posto».

 

 

«Non mi sembrava vero, ho visto la Meloni e mi è preso un infarto. Non si è mai visto il sindaco, mai nemmeno Bonaccini ed è venuta lei», racconta all’Adnkronos Alberto Albonetti, parrucchiere di San Pietro in Vincoli che, mentre distribuiva in macchina beni di prima necessità ai volontari arrivati per spalare, si è ritrovato davanti la premier. «Ero sulla strada sull’argine del fiume Ronco ancora allagata e ho visto arrivare lei con gli stivali. Si è avvicinata e ci ha fatto i complimenti per quello che stiamo facendo, ci ha detto che la macchina della solidarietà è bellissima. Ci ha salutato, ci ha abbracciato, si è fatta fare le foto col mio bimbo, è andata a vedere anche altre famiglie». Dopo la visita alle zone alluvionate, la premier va a Ravenna, per fare il punto in prefettura con il governatore Stefano Bonaccini. «Non è il momento delle passerelle - spiega - ho fatto sei sopralluoghi in posti a caso, mi sono commossa, e ho trovato tanta gente commossa dalla tragedia che sta vivendo. A tutti loro dico: il governo c’è».

 

 

Il Consiglio dei ministri che delibererà le misure d’emergenza è fissato per domani. Quindi, spiega la premier, c’è ancora tempo per «ottimizzare i provvedimenti su tutto ciò che si può fare». «Una stima dei danni oggi è difficile, di sicuro serviranno molte risorse - aggiunge -. Sul Pnrr ho sentito dire cose inesatte, ho sentito parlare di 9 miliardi. Le risorse che il Pnrr destina a queste fatti specie ammontano a circa 2,5 miliardi, ma voi sapete che in alcuni casi sono già mobilitate su progetti esistenti e devono essere utilizzate entro il 2026». Ad ogni modo, «andranno mobilitate molte risorse, il governo è già al lavoro per individuare le situazioni prioritarie». «Nelle prossime ore - continua la premier - stanzieremo delle risorse, che però sono per l’emergenza. I 10-20 milioni servono adesso a garantire i soccorsi. Il Fondo di solidarietà europeo può essere utilizzato. I primi provvedimenti servono a stanziare le risorse per l’emergenza e a fare tutti i provvedimenti per esentare le aziende e i cittadini dal pagamento delle imposte per fermare gli adempimenti che le persone e le aziende oggi non possono portare avanti. Dopodiché, bisogna lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione, ma questo richiede una stima completa, e bisogna semplificare le procedure»». Al Consiglio dei ministri di domani parteciperà anche Bonaccini: «Porterò con me le rappresentanze dei sindacati dell’Emilia Romagna e di tutte le associazioni di impresa, perché abbiamo fatto un documento unitario per rappresentare le necessità e ciò che serve a questa terra per rialzarsi. Con il governo c’è un rapporto ottimale. E nei prossimi giorni verrà qui anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella».

 

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