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Carlo Cottarelli, quando stroncava patrimoniale e dote ai 18enni. Altro autogol di Enrico Letta

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La "punta di diamante" di Enrico Letta per le elezioni del 25 settembre è Carlo Cottarelli, annunciato dal segretario nel Pd che ha presentato la candidatura dell'economista con +Europa. "Sarà candidato nel nord del Paese, sia nell’uninominale che nella parte proporzionale. Abbiamo intenzione di fare sì che la sua candidatura sia visibile e forte", ha detto Letta. "Cottarelli è il migliore interprete di quell’intesa della settimana scorsa, che vede entrare Cottarelli e uscire qualcun altro che ha deciso di uscire" è una delle stoccate di Letta a Carlo Calenda, che replica prontamente sul fatto che Cottarelli in lista non contraddice il patto Sinistra-Verdi: "No, hai ragione Enrico Letta - scrive su Twitter il leader di Azione - è il patto con i Verdi e SI che contraddice tutto quello che ha sempre detto Cottarelli. Ma va bene così".

 

E il prof? "Queste elezioni sono le più importanti, si confrontano due visioni del mondo, una progressista e l’altra conservatrice, e gli italiani devono decidere. Sono visioni legittime, ma sono diverse, ha detto Cottarelli in collegamento video dagli Usa. "Mi è molto dispiaciuto che non sia stato possibile portare avanti in modo unitario con Azione un percorso comune, ma guardiamo avanti. Anche se su strade elettorali diverse credo sia comune la visione progressista del mondo. Spero che da ora vedremo tutti come avversario chi porta avanti quella visione conservatrice che noi non condividiamo", ha spiegato l’economista.

 

Letta dovrà trovare un equilibrio che sembra impossibile tra le posizioni di Si e Verdi e Cottarelli. Ma anche ipotesi di patrimoniale e "doti" ai 18enni. "«La prima lezione del prof. Carlo Cottarelli al suo neo leader Enrico Letta sarà sulla strampalata e ad oggi unica proposta del partito democratico nel solco della loro storia: la patrimoniale sulle successioni bocciata senza appello da Cottarelli - riccorda il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè - Meno di un mese fa l’economista la definì inutile e controproducente perché ’fa passare il messaggio ai nostri giovani che i soldi piovono dal cielo. I soldi bisogna guadagnarseli'. Non solo. La tassa sognata da Letta vorrebbe introdurre una sorta di ’eredità semi-universale'. Ecco servita l’ennesima ipocrisia della sinistra".

 

Il riferimento è all'intervento dell’ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, al vertice dell’Osservatorio sui conti pubblici Italia dell’Università Cattolica di Milano. Il prof, riguardo Letta, aveva detto: "Lo stimo molto ma non mi piace l’idea di dare 10mila euro al compimento dei 18 anni. Lo Stato ti deve dare istruzione gratuita, questo sì. Ma non mi sembra convincente far passare il messaggio ai nostri giovani che i soldi piovono dal cielo. I soldi bisogna guadagnarseli". Qualche giorno prima in riferimento a una generica tassa patrimoniale aveva detto semplicemente "che non  serve", meglio cercare di frenare l'inflazione. 

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