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La par condicio deve valere anche alla festa dell'Unità. Sfida di FdI al Pd che tira dritto: non se ne parla

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La par condicio elettorale deve valere anche alla Festa dell'Unità. È scontro tra Fratelli d'Italia e Pd per le feste del partito durante la campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre. Tutto parte nei feudi della sinistra, in Emilia Romagna, dove una lettera del deputato Galeazzo Bignami ha aperto il caso dello sbilanciamento che si verifica nei dibattiti della kermesse democratica a meno di due mesi dal voto. Il prefetto di Bologna, Attilio Visconti, ha chiesto allora che vengano rispettate le regole della campagna elettorale in vista delle Politiche, ma secondo quanto si apprende il Pd non è affatto convinto di aprire la Festa dell'Unità alle opinioni divergenti né tantomeno agli altri partiti. Gli ospiti saranno strettamente del Pd o dei partiti della coalizione di Enrico Letta.

 

"Abbiamo apprezzato l’intervento equilibrato del Prefetto", interviene  Marco Lisei, esponente emiliano del partito di Giorgia Meloni, che all'agenzia Dire dichiara: "Ci dispiace che non solo sia caduto nel vuoto, inascoltato dal Pd, ma addirittura che la risposta arrivata sia una vera e propria sfida alle regole della par condicio, ovvero ospitare nei dibattiti solo persone della loro coalizione". Insomma, democratici ma fino a un certo punto. 

 

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