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Calenda picchia duro, cos'è successo con il Pd: "Letta racconta balle"

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"Enrico non raccontare balle, sapevi tutto da sempre". In un video pubblicato sui suoi canali ufficiali il leader di Azione Carlo Calenda si scaglia contro il segretario del Pd Enrico Letta, dopo che è saltato l'accordo tra le due forze politiche per formare una coalizione di centrosinistra.

"Basta. Basta con questa politica dove nulla cambia" sbotta Calenda. "Meloni al posto di Salvini; Bonelli e Fratoianni al posto di Bertinotti e Pecoraro Scanio. Vi proporremo una politica netta, chiara e trasparente per fare le cose che servono alla Nazione. Il resto è nelle vostre mani" annuncia il leader di Azione. 

“Se c’è una cosa cosa acclarata è che il patto con il Pd era vantaggioso come posti. Le motivazioni della rottura non sono lì. Semplicemente ho provato a tenere il centro e sinistra su una linea coerente – ha detto Carlo Calenda -. Letta sapeva esattamente quello che sarebbe accaduto, Enrico non racconti balle, lo ha saputo da sempre e ripetuto costantemente. Io mi sono stancato, non faccio politica per andare appresso al giorno della marmotta, con tutti dentro. Dovevo provarci, nessun rimpianto. Eravamo anche disponibili a veder aderire Fratoianni e co. Ma le regole erano chiare tra di noi. No dichiarazioni contrarie a quanto appena firmato, no patti contrapposti. Perché altrimenti sarebbe uscita una coalizione manicomio. Letta e Bonino sapevano che così avremmo rotto”.

“È incredibile quanto poco il Pd abbia imparato dall’esperienza dell’alleanza con i 5S e prima Bertinotti e Turigliatto. Sono sempre lì – ha aggiunto il leader di Azione -. Ed è ancora più incredibile che tutti i cosiddetti riformisti del Pd, davanti a questa alternativa non abbiano detto una singola parola. Se avessi accettato senza fiatare la destra avrebbe vinto a tavolino e Azione sarebbe morta. Mentre abbiamo bisogno di un’alternativa riformista. Se c’è una cosa che ho capito è che non c’è alcun modo di staccare il Pd dal populismo”.

“Al Pd il populismo serve per giustificare lo stare al governo sempre, con chiunque a qualsiasi costo, accontentando i puri/duri – ha concluso -. E la stessa ragione per cui hanno bisogno del pericolo democratico perenne, che copra ogni incoerenza e giravolta. È ora di voltare pagina”.

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