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L'ultimo delirio di Rousseau: una giornata nazionale per Casaleggio Sr

Il figlio di Gianroberto chiede ai parlamentari grillini di presentare un ddl per istituire il ricordo ufficiale del padre

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Una giornata nazionale per ricordare Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento 5 stelle insieme con Beppe Grillo. E' l'ultima proposta lanciata dall'Associazione Rousseau, presieduta dal figlio di Gianroberto - Davide Casaleggio - ed esplicitata in un post sul Blog delle stelle.

Il titolo del post è chiarissimo: «Una giornata nazionale in ricordo di Gianroberto». La foto che correda l’apertura del Blog delle Stelle ritrae il cofondatore M5s. L’intento, spiega allora Enrica Sabatini, è quello, all’approsimarsi, il 12 aprile, del quinto anno dalla scomparsa di Gianroberto Casaleggio, è di dare corpo a «un obiettivo ambizioso: istituire la Giornata nazionale della partecipazione e della cittadinanza digitale, da celebrare ogni anno il 12 aprile, nel ricordo e con l’ispirazione della sua visione innovativa e unica».

Non solo un tributo politico e culturale. «Per raggiungere l’obiettivo è necessario anche un passaggio parlamentare attraverso il quale poter ottenere ufficialmente l’istituzione, il 12 aprile, della Giornata nazionale della partecipazione e della cittadinanza digitale», conferma infatti Sabatini anticipando che «i moltissimi partecipanti al percorso di formazione» avviato dall’associazione guidata da Davide Casaleggio hanno «sottoscritto una richiesta che sarà rivolta a tutti i portavoce del Movimento 5 stelle in Parlamento per avanzare un disegno di legge che consenta di istituire la giornata».

 «Successivamente - spiega ancora Sabatini - attraverso la funzione Lex Parlamento di Rousseau, la proposta di legge sarà oggetto di un dibattito approfondito e necessario da parte di tutti gli iscritti sulla piattaforma Rousseau che potranno prenderne visione, proporre emendamenti e discutere sul contenuto del disegno di legge attraverso un processo deliberativo digitale che, in futuro, risulterà fondamentale per istituire la Giornata nei prossimi anni».

Un tributo dunque a cinque anni dalla scomparsa del cofondatore, con Beppe Grillo, di M5s, «cinque anni - rivendica Sabatini - nei quali come Associazione Rousseau abbiamo lavorato incessantemente, dedicando anima e corpo al sogno che Gianroberto ci ha lasciato in eredità con un prezioso obiettivo: costruire un ecosistema di democrazia partecipata attraverso la Rete in grado di mettere al centro dei processi decisionali i cittadini». «Attraverso questo grande impegno, oggi, la piattaforma Rousseau da lui immaginata 5 anni fa è riuscita ad affermarsi come una tra le migliori al mondo, come recentemente affermato dal report Digital Democracy 2021 redatto dal Solonian Democracy Institute di Dublino, e siamo profondamente orgogliosi di aver realizzato quel progetto che la vita, purtroppo, non gli ha consentito di vedere con i suoi stessi occhi», annota.

La proposta è destinata a far discutere. Un po' perché non si ricordano altre giornate nazionali dedicate a leader o fondatori di partiti (perché non una giornata per don Luigi Sturzo? E una per De Gasperi? E una per Togliatti o Berlinguer?). Un po' perché la cosiddetta democrazia diretta non ha dato gran prova di sé negli ultimi tempi. Tutte le votazioni su Rousseau sono state infatti accompagnate da polemiche per le domande capzione, proteste per i risultati, illazioni sulla correttezza degli stessi, scarsissima partecipazione e, dulcis in fundo, dalla decisione dei vertici di sconfessare il verdetto della rete quando questo era sgradito. Indimenticabile il "fidatevi di me" di Beppe Grillo quando decise di annullare il voto su Rousseau che aveva indicato come candidata sindaca di Genova Marika Cassimatis, sgradita al comico.

Facile che se l'idea di Casaleggio Jr dovesse davvero tramutarsi in un disegno di legge, quest'ultimo finirebbe come tanti analoghi già presentati in Parlamento. Cioè nel nulla. Solo per citarne alcuni, in questo momento si dibatte sull'istituzione della giornata nazionale per le vittime da Covid; per le vittime di errori giudiziari; per gli italiani nel mondo; per la memoria del sacrificio alpino; per i professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato; per le vittime della strada; per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare; per l'ascolto dei minori ecc ecc. Insomma, vien da dire: meno male che il calendario ha solo 365 giorni.

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