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M5s, Giuseppe Conte al vertice a Roma con Beppe Grillo: cambia lo Statuto

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Una guida per rilanciarsi e ricompattarsi dopo il tormentato via libera al governo Draghi. Il M5S - tra espulsioni già certificate, sospensioni in atto, e un Comitato direttivo che non si sa quando vedrà la luce - ne ha bisogno adesso più che mai. E avrebbe anche l'uomo giusto al momento giusto, ovvero Giuseppe Conte. All'ex presidente del Consiglio il garante Beppe Grillo vorrebbe affidare il timone del Movimento. E ne ha discusso con i big del partito all'hotel Forum, quello scelto normalmente da Grillo quando arriva nella Capitale.  Il summit  si sarebbe dovuto tenere a Marina di Bibbona nella villa del comico ma poi il cambio di programma.

Tra il mistero del vertice e l'incertezza vera sulla posizione di Conte, il rebus vero è la scelta che farà l'ex premier. Imboccherà la strada indicata da Grillo o tornerà in cattedra all'Università di Firenze in attesa di vedere come evolve la situazione nel Pd? All'orizzonte per il professore c'è infatti anche la prospettiva di quel ruolo da 'federatore' con dem e Leu in ottica elezioni. A 'chiamare' Conte nel Movimento sono comunque diversi esponenti di peso della galassia grillina. Per Stefano Buffagni, l'ex premier "ha saputo guidare l'Italia in uno dei momenti più bui della sua storia. Sono convinto, ora più che mai, che la sua figura debba essere centrale nel progetto di rilancio del M5S". Dello stesso avviso l'ex ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, secondo cui "un leader è fondamentale perché serve qualcuno che guidi i processi, non che li subisca". Conte, aggiunge, ha guadagnato fiducia e rispetto dei cittadini e quindi "è naturale sperare in un suo più forte coinvolgimento".

In attesa che Conte sciolga la riserva, c'è un altro nodo con cui il M5S deve fare i conti: il rapporto con Rousseau e Davide Casaleggio. Al vertice non più segreto Grillo avrebbe preso di petto anche questo tema. Il presidente dell'Associazione che gestisce la piattaforma web d'altronde non sembra volersi fare da parte e, partecipando alla quinta tappa del tour digitale 'La Base incontra Rousseau', ha parlato di "decentralizzazione" e di maggiori potere agli iscritti. "Esistono sempre soluzioni diverse a quelle che abbiamo utilizzato fino ad oggi - ha spiegato -. Rousseau sta portando avanti un processo di decentralizzazione per dare agli attivisti sempre più strumenti per autodeterminarsi e incidere sulla vita politica".

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