Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Milano, svastiche e bandiere bruciate nella manifestazione per la Palestina

Bandiera israeliana bruciata

  • a
  • a
  • a

«Brucio la bandiera di Israele perchè è il simbolo di coloro che fanno del male, di chi ammazza senza giusta causa». Queste le parole di Khalid Omar, un ragazzo egiziano di 22 anni, che oggi ha preso parte alla manifestazione di Milano contro i bombardamenti israeliani su Gaza e che ha dato alle fiamme una bandiera con la stella di David. Attorno a Khalid, da 10 anni in Italia, si sono riuniti numerosi giovani arabi che hanno inneggiato ad Allah e alla liberazione di Gaza attorno alla bandiera israeliana in fiamme. Sono state diverse le bandiere di Israele bruciate oggi nel corso della manifestazione, a cui hanno partecipato diverse centinaia di persone. Khalid sottolinea però di partecipare al corteo come semplice cittadino e non di non appartenere a nessuna associazione islamica o politica a favore della Palestina. «Sono un semplice cittadino -spiega- ma protesto anche in questo modo, bruciando un simbolo, a favore di chi soffre ingiustamente». "Provo vergogna", dice Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia per l'episodio di oggi a Milano, e aggiunge: "Chi si rende protagonista di questi atti, dà la misura della propria violenza, dell'intolleranza, dell'adesione culturale al progetto tecnicamente di nuovo nazismo di quanti (penso ad Hamas) vorrebbero distruggere lo Stato di Israele ed eliminare donne e uomini ebrei. Mi auguro che i settori politici coinvolti nella manifestazione vogliano chiedere perdono, e fare pubblica e profonda autocritica per avere preso parte a un evento dove si e' verificato un simile episodio". Risponde con nettezza il responsabile esteri del Pdci, Jacopo Venier: "Siamo stati in piazza per dire basta ai massacri, per dimostrare che in Italia non ci sono solo gli amici di Israele, ma anche coloro che sono al fianco del popolo palestinese e sono tantissimi. Le grandi manifestazioni di oggi mostrano la vera coscienza civile degli italiani contro uno Stato, quello di Israele, che attua una politica razzista e colonialista. Abbiamo dimostrato che l'Italia non e' solo quella dei discorsi conformisti e pavidi del nostro governo, ma quella della solidarieta' nei confronti di un popolo oppresso e aggredito, che sta pagando un tributo di sangue altissimo". Dura condanna per il rogo dei vessilli con la stella di Davide anche da parte del centrista Luca Volonte': "Sempre la solita a storia: gruppuscoli di nazisti rossi alla carica della citta'. Sono gli stessi che da anni occupano abusivamente case, capannoni, facolta' universitarie, scuole... Fosse per loro gli ebrei finirebbero tutti nei forni crematori. Nel nostro paese si va' in galera se esalti Mussolini ma se inneggi allo sterminio degli ebrei la sinistra ti applaude". L'esponente dell'Udc conclude: "Queste non sono manifestazioni di libero pensiero,sono inni allo sterminio di un popolo. Basta buonismo verso queste squadracce dalla camicia rossa". Gli fa eco Isabella Bertolini (Pdl): "Chi brucia il simbolo di uno Stato democratico non e' di certo qualcuno che vuole davvero pace. L'organizzazione terroristica Hamas ha deliberatamente rotto la tregua con Israele e in pochi giorni ha bombardato con oltre 500 razzi la popolazione israeliana. Dopo numerosi avvertimenti c'e' stata la legittima reazione dello Stato di Israele. Sarebbe il caso che i manifestanti rivolgano le loro proteste a chi e' responsabile di tutto questo, ossia Hamas". "Bruciare le bandiere di Israele e' un atto di fanatismo che va sicuramente condannato", sostiene il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi (Pdl), che aggiunge: "Cosi' come va condannata la pretesa, tutta ideologica, di paragonare Israele alla Germania nazista o ad una qualsiasi organizzazione terroristica. L'Italia, assieme alla comunita' internazionale, sta lavorando per garantire una pace duratura al Medio Oriente e non e' certo con questi gesti violenti che si puo' aiutare il processo. Israele non e' Hamas. Smettiamola con le provocazioni e cerchiamo piuttosto, responsabilmente, di favorire il dialogo con quella parte moderata della Palestina rappresentata da Abu Mazen". Opposto il pensiero di Marco Rizzo (Pdci): "Quando i nazisti uccidevano le persone con un rapporto di uno a dieci le chiamavano rappresaglie, oggi che il governo di Israele uccide con un rapporto di uno a cento tutti tacciono, sinistra compresa". «È una cosa assurda, per cui provo sdegno, da condannare senza giustificazioni che si associ al bruciare delle bandiere l'esibizione di simboli che rimandano alla Shoah. Ma allo stesso modo deve essere condannato quello che sta succedendo in Medio Oriente e i bombardamenti israeliani che hanno ucciso proprio sotto Natale moltissimi bambini». Alessandra Mussolini del Pdl, presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia, commentando le bandiere bruciate e l'esibizione di svastiche sulla stella di David comparse durante la manifestazione che si sta tenendo in queste ore a Milano per protestare contro gli attacchi israeliani su Gaza.  

Dai blog