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Gli alberi di Giovanni, il nuovo romanzo di Antonio Zequila: "A cuore aperto racconto mio padre"

Francesco Fredella
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Non solo una vita da attore (al cinema e nei fotoromanzi), Antonio Zequila arriva in libreria con il suo secondo lavoro, edito da Rossini, racconta la vita dell'attore campano che ricorda il suo amato padre Giovanni, scomparso nel 2019. Il libro è in uscita il 21 marzo prossimo, in tutte le edicole italiane. "Gli alberi di Giovanni è un libro che rappresenta un vero e proprio omaggio, intimo e appassionato, a mio padre", dice Zequila. "Un omaggio che passa anche attraverso l'amore di un figlio". Ripercorrendo la strada dei ricordi e delle emozioni, l’autore racconta la storia di un padre che è sempre stato un punto di riferimento per Antonio Zequila: una storia intrisa di ferite, ricordi e sofferenze che si sofferma, soprattutto, sui momenti finali dell’esistenza terrena che, negli ultimi anni, Giovanni ha dovuto affrontare allettato, a causa della malattia.

 

 



Il libro, però, rappresenta anche il personaggio Zequila e, al contempo, l’uomo Antonio: due facce della stessa medaglia, rilevate sapientemente attraverso un’analisi introspettiva attenta e dettagliata: dalla giovinezza, caratterizzata dalla passione profonda per il genere femminile (e qui, una carrellata di donne famose, e non, che il bell’Antonio ha sedotto da rinomato latin-lover), ai viaggi in giro per il mondo, fino alle velleità artistiche e ai sogni cinematografici. Un lavoro, dunque, di duplice fattezza: un modo concreto per esorcizzare il ricordo del papà che Zequila ha amato moltissimo e di cui sente enormemente la mancanza (ora, però, c’è mamma Carmela da accudire come una figlia) e, allo stesso tempo, un resoconto minuzioso di un’intera vita trascorsa tra palchi di teatro, set cinematografici e studi televisivi, nell’assoluta e perenne contemplazione del gentil sesso.

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