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Pd, c'è aria di "ribaltone". Profezia di Massimo Cacciari su Enrico Letta: chi metteranno al suo posto

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Il segretario del Pd Enrico Letta non ha fatto nulla per impedire il disastro e ora ne paga le conseguenze. Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, spara a zero sulla strategia dem per le elezioni del 25 settembre. "Il segretario politico porta con sé la responsabilità di una linea naufragata due volte: la prima per il mancato accordo con il M5S" e poi per quello mancato con Carlo Calenda, afferma il filosofo "rinnegato" dal centrosinistra soprattutto per le posizioni contro il governo Draghi e il green pass.  

 

 Letta non ha "nessuna possibilità di vincere" spiega Cacciari ad Affaritaliani, e la sua esperienza alla guida del Partito Democratico è destinata a finire presto. "Dopo le elezioni, salvo miracoli, fanno fuori il segretario del Pd e Letta va a casa. Mi pare ovvio, si potrebbe salvare solo se la vittoria di Meloni fosse risicata con l'ipotesi di far saltare il banco. Il piano di Calenda e Renzi, insomma", commenta il filosofo. 

 

Le correnti sono già in fibrillazione, il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini è visto da molti come il favorito per la guida del Nazareno, ma si parla anche di Andrea Orlando o Goffredo Bettini. Ma per Cacciaari il Pd eviterà un vero congresso come imporrebbe la "razionalità", ch evidentemente non è di casa tra i dem. "Anche stavolta non sarà così. Ci sarà qualche ribaltone e tireranno fuori qualche sotto-segretario come quelli del passato di cui nemmeno ricordiamo il nome. Perché dovrebbero mettersi a ragionare proprio ora? Dopo 10 anni di errori serve un atto di fede, ma non sarà così", chiosa lapidario l'ex sindaco di Venezia. 

 

 

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