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La Cina irrita Taiwan: l'invasione con navi e aerei da guerra. Esercitazioni militari a tappeto

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Il ministero della difesa di Taiwan ha fatto sapere che «aerei e navi da guerra» cinesi hanno superato la linea mediana dello stretto che divide l’isola dalla terraferma. Secondo le autorità di Taiwan le manovre cinesi ora possono essere definite come «altamente provocatorie». Il comunicato del ministero della difesa recita: «Alle 11,00 un numero elevato di formazioni di unità aeree e navali da guerra cinesi ha condotto esercitazioni nello Stretto di Taiwan e superato la linea mediana dello stesso» Il ministero ha affermato pure che le esercitazioni sono state «altamente provocatorie, sia che si trattasse di lanciare missili balistici o di attraversare deliberatamente la linea mediana dello stretto. Aderendo al principio di prepararsi alla guerra e di non cercare la guerra, l’esercito nazionale lavorerà insieme per difendere fermamente la sovranità e la sicurezza nazionale».

 

 

Inoltre da Taipei - con un nuovo bollettino d’aggiornamento - hanno fatto sapere che sono stati inviati aerei e navi e sono stati dispiegati sistemi missilistici terrestri per monitorare la situazione, perché la Cina «conduce esercitazioni militari su larga scala nelle zone circostanti di Taiwan».

 

 

Nel frattempo tour asiatico della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi tocca oggi il Giappone. L’atmosfera che circonda la visita è però tutt’altro che serena in quanto l’arcipelago nipponico è la tappa finale di un viaggio segnato dalla visita a Taiwan che mette in imbarazzo i primi due alleati degli americani nell’Asia orientale (tanto Tokyo che Seoul), riluttanti a far arrabbiare il loro vicino cinese. La questione ha dominato la colazione di lavoro di Pelosi con il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il suo incontro con il presidente della Camera bassa del parlamento giapponese Hiroyuki Hosoda, mentre una Cina furiosa eseguirà manovre militari fino al 7 agosto utilizzando munizioni vere intorno a Taiwan. Kishida ha definito questo sviluppo un «problema serio che colpisce la nostra sicurezza nazionale e quella dei nostri cittadini» e ha chiesto l’immediata sospensione delle esercitazioni.

 

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