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Quali regioni rischiano di entrare in zona arancione? Ecco tutti i dati

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Rischio zona arancione per almeno cinque Regioni italiane. I dati delle terapie intensive peggiorano e di conseguenza aumentano le possibilità di un cambio di colore che porterebbe maggiori restrizioni.

La percentuale d'occupazione delle rianimazioni cresce in Abruzzo, ora al 19%, +1% rispetto a ieri. Nelle Marche i ricoveri in terapia intensiva sono in aumento al 23% (+1%), lo stesso dicasi per Friuli-Venezia Giulia, al 23%, +2% rispetto alla rilevazione di ieri. E in Toscana i posti in terapia intensiva sono occupati al 22% (+1%).

 

Praticamente certa di entrare in zona arancione anche la Sicilia, dove l’occupazione delle terapie è passata dal 4% al 20% dal 24 dicembre a ora, superando la soglia critica per rimanere in zona gialla, fissata al 20%. Sono in crescita anche i ricoveri in reparti ordinari, 28%. Inoltre i reparti ordinari sono occupati da pazienti Covid al 32% e il limite massimo per restare in zona gialla è del 30%. Superata anche l’incidenza dei 150 casi ogni 100 mila abitanti. Infatti, nell’ultima settimana sono stati registrati 1444 nuovi casi ogni 100 mila abitanti.

A rischio anche la Calabria, la Valle D'Aosta, il Piemonte e la Liguria. Più indietro troviamo anche Veneto e Lombardia, ma i dati si avvicinano un po' ovunque alle soglie previste per il cambio di colore.

In Friuli, nelle provincie di Trieste e Gorizia, l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) ha deciso, a partire da oggi, la sospensione dell’attività chirurgica, comprese le operazioni in regime di libera professione a causa dell’avanzare della pandemia. Lo stop arriva per far fronte al costante flusso di pazienti Covid e non Covid presso i Pronto Soccorso: a essere garantite saranno le operazioni di urgenza ed emergenze chirurgiche, traumatologia e la chirurgia oncologica indifferibile. Sospese anche tutte le attività di ricovero programmate dell’area medica. I segnali del peggioramento si vedono anche dal bollettino ufficiale: 4.651 nuovi casi contro i 4.187 del giorno prima, 6 decessi e soprattutto ricoveri in terapia intensiva in aumento, dai 37 del giorno prima agli attuali 40: tra questi 35 non sono vaccinati. In lieve calo invece i ricoveri in reparto che passano dai 353 di ieri agli attuali 351.

 

Per quanto riguarda l'Abruzzo il provvedimento della zona arancione potrebbe scattare da lunedì prossimo perché sono state superate tutte le soglie dei ricoveri previste: il 20 per cento di terapie intensive e il 30 per cento di ricoveri ordinari occupati da pazienti Covid. L’incidenza settimanale dei contagi supera i 150 casi ogni 100 mila abitanti in regione. Il picco di contagi di questi ultimi giorni ha portato l’incidenza settimanale dei casi, ogni centomila abitanti, a quota 2mila 251.

 

 

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