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"Ma allora è sperimentale!" Il lapsus di Sandra Zampa scatena Borgonovo, panico sul vaccino a Otto e mezzo

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Nel giorno in cui il governo ha varato la proroga dello stato di emergenza per fronteggiare la pandemia di Covid-19 a Otto e mezzo, il programma condotto su La7 da Lilli Gruber, si infiamma la discussione sul vaccino

In collegamento, martedì 14 dicembre, c'è il vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo che critica pesantemente le mosse dell'esecutivo di Mario Draghi. "Se non riusciamo a fronteggiare le cifre che abbiamo oggi su ricoveri e terapie intensive abbiamo un problema che va oltre l'emergenza. Se la campagna vaccinale ha portato risultati dobbiamo dire basta con l'emergenza. Gli unici a parlare di vaccini come se fossero il Santo Graal sono stati i nostri politici" argomenta il giornalista che chiede di separare, nel dibattito, il vaccino e le restrizioni come il green pass. Borgonovo cita poi il britannico Telegraph che scrive che questa è una "pandemia dei vaccinati". 

 

Affermazioni che fanno saltare sulla sedia Sandra Zampa del Pd, consigliera del ministro Roberto Speranza ed ex sottosegretaria alla Salute: "Sono stupita che non si sia compreso che la malattia non si può inseguire. Dobbiamo capire che bisogna assumere misure" per evitare l'escalation del virus e per questo serve la proroga dello stato di emergenza. Misure "come la terza dose del vaccino, sperimentale e quindi nessuno poteva pensare che sarebbe servito" un ulteriore richiamo dice Zampa. 

 

Il lapsus non sfugge all'interlocutore: "Quindi è sperimentale? farà contenti i no vax" afferma Borgonovo che provoca la reazione della dem. "Non si può non ammettere che bisogna fermare l'onda prima che diventi tragica", attacca. 

Per smentire la tesi del vaccino sperimentale, argomento usato dai no vax per sostenere la presunta pericolosità del siero anti-Covid, la Gruber chiama in causa il responsabile della task force Covid di Israele, Arnon Shahar: "Vaccini sperimentali? Assolutamente no, abbiamo abbastanza conoscenze sulla malattia e il vaccino" per non ritenerli tali, dice l'esperto israeliano. "Questo non è un esperimento ma è una guerra" che spiega: non dobbiamo farci dettare la linea dai social ma salvare le persone. 

 

Di lì a poco scatta l'"interrogatorio" a Borgonovo: "Sei vaccinato?" gli chiede la conduttrice. "Sono affari miei, è un dato sensibile. Mi chiederebbe se ho fatto una terapia contro il cancro?" risponde il giornalista. A dar man forte alla Gruber arriva il direttore de La Stampa  Massimo Giannini: "Ma quale privacy, ma cosa dici..." La conduttrice: per far uscire Borgonovo allo scoperto gioca la carta del Natale: "Incontrerai i familiari alle feste? Come ti regoli con i non vaccinati?". Niente da fare, la replica la lascia a bocca asciutta: "È ingiusto discriminare le persone non malate".

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