Reazione esagerata Nessuna attenuante

Da osservatore distaccato, che ha sempre apprezzato la misura e la compostezza degli atteggiamenti di Delio Rossi, mi riesce difficile proporre una qualsiasi forma di assoluzione, e sia pure di quelle ispirate al beneficio del dubbio. Non ci piove sulla provocazione, un atteggiamento demenziale prima ancora che irrispettoso, ma qui non si tratta di osservanza dei ruoli, un dato che potrebbe indurre a più morbide forme di giudizio. Nella vicenda, francamente allucinante una sola constatazione è obbligatoria, e fa riferimento al grado di maturità tra i due protagonisti di un episodio che ha un solo, remoto precedente. Non si può attribuire a un uomo maturo e responsabile lo stesso livello di emotività che governa le sensazioni di un ragazzino che ha raggiunto le garanzie tecniche ed economiche del professionismo. Per irriverenti che possano essere stati gesti e parole, dei quali le televisioni hanno reso fedele testimonianza, a giustificare una reazione di pari livello. Se in Svezia viene arrestato un padre per uno scapaccione, non è ipotizzabile il perdono per un signore che non ha neanche lo schermo del legame affettivo. Delio Rossi non ha attenuanti, soprattutto perché il messaggio che ha trasmesso a tutti gli sportivi, è il più inquietante che si possa immaginare. Soprattutto conoscendo la tendenza di troppi giovani all'imitazione di gesti ben poco edificanti.