Lazio: avanza Peruzzi

Due dirigenti, forse tre. Lotito studia la rivoluzione dopo l'anno più brutto della sua gestione. Il primo tassello della rifondazione biancoceleste potrebbe essere Angelo Peruzzi che il mese scorso ha incontrato il presidente e ha rimandato a dopo il mondiale la decisione definitiva. Ma l'ex portiere, ora collaboratore tecnico di Lippi con la nazionale italiana è molto tentato. Dopo che ieri la Codacons ha chiesto ufficialmente alla Figc di aprire un'inchiesta per illecito contro la Lazio confermando di occuparsi più di cavalcare l'onda mediatica che dei reali problemi dei consumatori, è uscito allo scoperto proprio Peruzzi che ha difeso giocatori e tifosi biancocelesti quasi avesse cominciato in anticipo il lavoro che potrebbe essere suo da luglio in poi: «Se un tuo tifoso supporta la squadra avversaria, nei primi minuti questo ti può fare accadere qualcosa dentro ma poi si pensa alla partita. Comunque, non è stata una gara falsata, forse è stata giocata in modo più soft dai giocatori della Lazio ma nessuno entra in campo per perdere. Le motivazioni fanno la differenza e quelle dei giocatori della Lazio non erano uguali a quelle dell'Inter. Mi preoccupa però il moralismo, per questa partita troppe persone hanno parlato, ho visto tanti falsi moralisti». Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire la verità senza aggrapparsi a fantasmi inesistenti. Oltre a Peruzzi che avrebbe compiti tecnici (starebbe insieme alla squadra), Lotito pensa anche a un direttore sportivo da affiancare a Tare. Quest'ultimo rimarrebbe come osservatore e consulente ma sul mercato sarebbe operativo il nuovo arrivato. Tanti i candidati e, nelle prossime ore, a salvezza acquisita, il numero uno del club dovrà decidere a chi affidarsi tra Leonardi, Lo Monaco, Perinetti, Marino oppure un outsider. Senza dimenticare che forse sarà preso anche un responsabile del settore giovanile: favorito Beppe Signori.