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Draghi fa fuori l'uomo di Gualtieri da Eur Spa. Gelo col governo e Bettini fa fuoco e fiamme sui social

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Che Mario Draghi non avesse una stima illimitata per Roberto Gualtieri era cosa nota, almeno fin da quando il premier aveva deciso di non confermare al Ministero dell'Economia colui che sarebbe di lì a poco diventato sindaco di Roma.

Ma l'inimicizia non si è fermata lì, e si è concretizzata in una nomina - spettante al governo - che sembra fatta apposta per far infuriare Gualtieri. Trattasi dell'ad di Eur Spa, società che al 90% è del Mef e al 10 del Comune di Roma. Da circa un anno a presiederla c'era Antonio Rosati. Nominato dal Ministero dell'Economia quando a comandare era proprio Roberto Gualtieri.

Peccato che poi il vento sia cambiato e, non appena insediatosi il governo dei "migliori", quella poltrona è finita nel mirino degli appetiti. In particolare, a metterla nel mirino sarebbe stato proprio il "factotum" di Mario Draghi, Antonio Funiciello. Che alla fine, dopo solo un anno, ha sostituito Rosati per piazzare  Angela Cossellu, ex Vodafone e Zurich.

Rosati, nei mesi in cui ha guidato l'ente, aveva ricevuto diversi attestati di stima, specie per l'opera di valorizzazione della Nuvola di Fuksas, apprezzata dallo stesso architetto e culminata nel venturo concerto di Patti Smith. E a non nascondere la delusione è stato Goffredo Bettini, vero e proprio deus ex machina del Pd romano che non le manda a dire: "Antonio Rosati non è più Ad di Eur Spa, è stato sostituito da Angela Cossellu. Sento il bisogno di ringraziarlo per il suo straordinario lavoro di un anno e mezzo, dopo essere stato nominato dal precedente Governo Conte II e direttamente dall’allora ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, oggi sindaco di Roma. Ringraziarlo per la sua competenza, professionalità, dedizione e passione, persino circa i dettagli, del suo impegno» scrive Bettini su Facebook. «Si delude così, dopo pochi mesi, una speranza - prosegue - per quel quadrante fondamentale della città: appunto l’Eur. Credo che molti rimarranno delusi, se si guarda in questi mesi alle centinaia di attestati di stima ed espressioni d’incoraggiamento che tanti gli hanno rivolto».

Che poi Bettini fosse uno dei principali sponsor del Conte II defenestrato dal governo Draghi, beh, questo aggiunge ulteriore pepe sulla vicenda...

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