Willy ucciso da un colpo letale al collo. E ora per il branco si mette male

Colpi ben assestati e non casuali. Uno, due, tre, tanti e troppi fino a provocare la morte di Willy. L’autopsia sul corpo dell’aiuto cuoco di 21 anni assassinato di botte a Colleferro ha dato conferma ai sospetti della Procura di Velletri che ieri ha tramutato l’ipotesi di reato a carico dei quattro arrestati da omicidio preterintenzionale ad omicidio volontario, aggravato dai futili motivi.

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Per il magistrato Luigi Paoletti quindi, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, di 24 e 26 anni, Francesco Belleggia di 24 e Mario Pincarelli di 22, tutti esperti di arti marziali, avrebbero colpito il giovane con lo scopo preciso di ucciderlo. A spezzare ogni flebile speranza di vita è stato, sempre secondo gli accertamenti medico-legali svolti dal professor Eugenio Potenza, un colpo violentissimo al collo. Ed i carnefici del giovane italo-capoverdiano hanno continuato ad inferire nonostante questi fosse oramai a terra svenuto, con il sangue che usciva dalla bocca e senza neanche più avere la forza di dire: «Basta, fermatevi...

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