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Non va in pensione per tenere aperto oncologia

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La coscienza personale vince sulla burocrazia dello Stato. Oncologia dell'ospedale G. B. Grassi di Ostia non chiuderà. La soluzione, tanto attesa dai centinaia di pazienti che si affidano...

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La coscienza personale vince sulla burocrazia dello Stato. Oncologia dell'ospedale G. B. Grassi di Ostia non chiuderà. La soluzione, tanto attesa dai centinaia di pazienti che si affidano quotidianamente alle terapie del reparto lidense specializzato nella cura dei tumori, arriva direttamente dal dottor Giovanni Battista Speranza, responsabile della sezione e protagonista involontario di questa vicenda. Il funzionario medico oncologo, in procinto di andare in pensione per raggiunti limiti di età il prossimo primo luglio, ha infatti ritirato la domanda e continuerà quindi a prestare servizio presso l'ospedale di via Giancarlo Passeroni per il tempo necessario a garantire la sua sostituzione. La scelta è giunta dopo che i degenti e i loro familiari avevano raccolto più di tredicimila firme per scongiurare la serrata. Un rischio-chiusura che sembrava sempre più probabile e vicino in quanto, con l'uscita di scena del dottor Speranza, a garantire il normale svolgimento delle terapie e un'adeguata assistenza sarebbe rimasto in servizio un solo medico oncologo. Davvero troppo poco. «Hanno vinto i pazienti. - è stato il primo commento del dottor Giovanni Battista Speranza, interpellato da Il Tempo per capire le motivazioni della sua scelta - Non potevo di certo permettere che centinaia di malati si ritrovassero ad affrontare una situazione difficile come quella di dover rivolgersi, per ottenere le cure, ad un'altra struttura. Il mio è un comportamento dettato dalla coscienza, - conclude il medico – quando arriveranno i nuovi oncologi potrò farmi da parte». Alla luce di questa decisione, il sit-in in programma per giovedì 23 maggio è stato annullato. Un plauso per la scelta morale arriva al dottor Speranza dal professor Lindo Zarelli, direttore sanitario dell'ospedale Grassi. «Una valutazione da vero professionista e da persona coscienziosa. Non posso che ringraziarlo per la dedizione che ha dimostrato. - dichiara il responsabile del nosocomio lidense - La Regione Lazio ha comunque approvato il decreto con il quale abbiamo ottenuto il via libera per l'assunzione di due funzionari medici oncologi. Mi auguro che questo avvenga in tempi brevi». A dimostrare l'importanza che assume il reparto di Oncologia del G.B. Grassi sul territorio del X Municipio sono i numeri, inconfutabili, forniti dalla Asl Roma D. Nel primi cinque mesi di quest'anno sono già stati rilevati più di duemila accessi mentre le visite ambulatoriali si attestano intorno alle trecento al mese. Del caso si era occupato anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il primo cittadino della capitale, in visita ad Ostia lo scorso 4 maggio per un tour elettorale in previsione delle prossime elezioni comunali, si era infatti recato personalmente nella struttura ospedaliera per firmare la petizione aperta dal personale medico ed infermieristico, scrivendo successivamente anche una lettera aperta al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per sollecitarlo ad intervenire. Ma la burocrazia è lenta, i malati non potevano aspettare i tempi ìtecnici e politici per essere curati. Per fortuna, però, c'è ancora Speranza.

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