In 14 mesi elevate sanzioni per quasi due milioni e mezzo

Eproprio per evitare di far cadere in inganno chi vuole trascorrere qualche giorno nella Capitale, dal 10 giugno del 2010 l'Ufficio coordinamento politiche della sicurezza del generale Mario Mori ha avviato controlli a tappeto nelle strutture alberghiere. Da un anno e due mesi, dunque, è stata dichiarata guerra da Roma Capitale all'abusivismo alberghiero ed extralberghiero, lavorando anche alla politica dell'accoglienza evitando il rischio di truffe e per favorire l'emersione delle attività irregolari. In 14 mesi, infatti, sono state eseguite 967 verifiche: 323 esercizi sono risultati regolari, 120 esercizi sono risultati totalmente abusivi, 562 le sanzioni erogate, 42 le notifiche di chiusura, 74 gli avvii di procedimento per la chiusura. Gli agenti dell'Ufficio coordinamento ha sfruttato al meglio il Sistema Integrato Roma Sicura (Sirs), cioè un cervellone elettronico dove vengono caricati tutti i dati relativi alla sicurezza della Capitale e che viene utilizzato per la creazione della «mappa del rischio urbano» quale contributo del Comune alla «mappa del rischio» interforze sancito nel «Patto Roma Sicura» sottoscritto nel 2008 da Prefettura e Provincia di Roma, Regione Lazio e sindaco di Roma. Nel Sirs sono stati inseriti i dati (indirizzo, capacità ricettiva, autorizzazione e classifica) dei 984 alberghi, 66 residence, 896 affittacamere, 1075 bed & breakfast, 480 case vacanza e 31 agriturismo. In seguito sono cominciate le verifiche, incrociando le segnalazioni dei cittadini (che ), scovando le pubblicità su internet di alcune agenzie che abusivamente offrivano alloggi privi di autorizzazione eludendo, così, attraverso pagamenti in contanti o elettronici, sia il Fisco, sia la tassa di soggiorno sia le comunicazioni all'Autorità di Pubblica Sicurezza. Durante le operazioni sono state elevate sanzioni per due milioni e trecentocinquanta mila euro: per ogni posto letto in più non autorizzato la multa è di 666 euro. Au.Par.