Notti violente nella Capitale «Per rendere sicura la movida servono più vigili in strada»

Ènecessaria un'adeguata prevenzione, possibile solo con uno spiegamento delle forze dell'ordine sul territorio. È l'analisi dei vigili urbani aderenti al sindacato Ospol, che «fotografano» gli ultimi episodi di violenza avvenuti nella Capitale e propongono soluzioni. «Un morto a Trastevere; bottiglie incendiarie al comando della polizia municipale dell'VIII Municipio, giornalmente aggressioni e feriti tra le forze dell'ordine: notti di invivibilità per i residenti a Trastevere come a San Lorenzo per la movida notturna - scrivono i rappresentanti dell'Ospol - È quanto accade soprattutto in periferia, nei Municipi di frontiera come l'VIII e il XX, dove la notte si fronteggiano bande rivali e spacciatori senza scrupoli, mentre la prostituzione continua a proliferare indisturbata, protetta da sofisticati sistemi di comunicazione, attivati da esperti "magnaccia" che avvertono lucciole e trans dell'arrivo della Polizia. A nulla valgono le ordinanze anti-bivacco, anti-alcool e anti-prostituzione se l'amministrazione non decide» di dare la possibilità di pattugliare ininterrottamente le zone a rischio». Secondo i vigili, sono state necessari «il morto di Trastevere e le bombe incendiarie al Comando dell'VIII Municipio per dare una sonora scossa a quei politici del Campidoglio, convinti come sono, dell'efficacia di ordinanze esclusivamente repressive senza capire che insieme ad esse occorre attivare il meccanismo della prevenzione che può essere elargito soltanto con l'assidua presenza sul territorio della polizia cittadina». Per questo l'Ospol chiede al sindaco di «dare fondo al barile e, con un atto di coraggio, di assumere tutti i giovani vincitori di concorso che sono in attesa di entrare nel corpo della polizia municipale e di dare, così, nuovo ossigeno alla polizia cittadina, carente di oltre 2000 unità, e concretizzare una risposta ai cittadini che chiedono sempre più sicurezza».