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Sondaggio Piazzapulita, la sinistra esulta e Crespi la gela: la verità su FdI

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C'è una sorta di tiro alla fune sugli ultimi sondaggi politici che fotografano una flessione di Fratelli d'Italia, come quello presentato giovedì 26 gennaio nel corso di Piazzapulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7. Tuttavia, il partito di Giorgia Meloni veleggia oltre il 30 per cento, siamo nell'ordine di un italiano su tre. Insomma, a sinistra c'è poco da esultare. Secondo il sondaggio Proger IndexResearch FdI oggi vale il 30,5 per cento e persiste una distanza abissale nei confronti del principale inseguitore, il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte (17,5). Seguono Pd (15,1 per cento), Lega (8,2), Azione/Italia Viva (7,9), Forza Italia (6,7), Verdi/Sinistra italiana (4,0), +Europa (3,0) e Italexit di Gianluigi Paragone (2,2). 

 

Se i numeri non dovessero bastare, ci sono le parole del sondaggista Luigi Crespi, che ha commentato la rilevazione prodotta per Piazzapulita sull'HuffPost con un articolo dal titolo che è tutto un programma: "Sondaggi: un sogno proibito, il calo di Meloni". Il segno meno per FdI appare per la prima volta e "il fronte delle opposizioni esulta perché spera sia il primo segnale dello stesso declino che ha travolto prima Matteo Renzi e poi Matteo Salvini", spiega Crespi. Ma "non credo che sia l’inizio del declino di Meloni", anche perché - argomenta il sondaggista - la premier "è la conseguenza diretta di un errore strategico di Mario Draghi" che aveva il "Paese in mano" ma preso "dall’entusiasmo" ha pensato "di poter diventare Presidente della Repubblica, scavalcando tutto e tutti, persino le elezioni". 

 

Nella frattura con gli italiani che inevitabilmente si è creata, si è inserita Meloni che ora ha "una maggioranza parlamentare solida" e "il tempo per rimediare a errori" di governo. Che ci sono, spiega Crespi, ma la leader di FdI ha i numeri e il tempo per governare a lungo: "La sua parabola non è affatto discendente", è la sintesi del sondaggista. 

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