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Sondaggi, Masia manda nel panico il Pd: quanti andranno a votare alle primarie

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Le primarie del Pd sono giorno dopo giorno un percorso a ostacoli con la lotta tra correnti che ha oscurato il dibattito politico sulla rinascita del partito. A dare alcuni dati illuminanti su come il popolo dem sta seguendo la tormentata vicenda è Fabrizio Masia di Emg-Different che ha presentato nel corso della puntata di Agorà, su Rai3, di lunedì 16 gennaio un sondaggio sulle primarie e su chi andrà a votare, almeno nelle intenzioni.

 

La domanda è diretta: "Lei andrà a votare per le primarie del Pd?". Tra quanto hanno risposto affermativamente il 75 per cento si dichiara un elettore del Partito democratico. Insomma, un voto su quattro arriverà da altre forze politiche, un dato non necessariamente negativo per il Partito democratico che potrebbe aumentare la sua platea di riferimento. Ma "è tutto da vedere se gli elettori di altri partiti andranno a votare per scegliere il leader del Pd, mi aspetto che alla fine 8 su 10 saranno elettori" dell'area democratica, afferma Masia che illustra la "morfologia del voto". 

 

Ma il discorso è diverso quando si analizzano le risposte per orientamento politico degli intervistati. Ebbene, tra chi si dichiara elettore dem solo il 15 per cento afferma che andrà a votare contro un 37 per cento che afferma che diserterà gazebo e voto online, dove possibile. C'è poi un roboante 48 per cento che è ancora indeciso o non vuole rispondere. Sui favoriti per la guida del Nazareno, Masia ribadisce il sondaggio di alcuni giorni fa che vede Stefano Bonaccini in testa con il 41 per cento delle preferenze davanti a Elly Schlein con il 23, seguono Paola De Micheli al 10 e Gianni Cuperlo al 9. 

 

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