Meloni collegata con il G7: "Avanti con le sanzioni alla Russia"
Nel suo primo intervento al G7, oggi in videocollegamento da Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni ha rimarcato l’impegno nelle sanzioni alla Russia, con un passaggio sul risultato raggiunto sul tetto al prezzo del petrolio, ma rimarcando anche la necessità di un maggiore impegno sul fronte del gas. Il presidente del Consiglio ha poi ringraziato il cancelliere tedesco Olaf Scholz per l’efficacia del vertice e per gli sforzi della presidenza tedesca.
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«Siamo chiamati a continuare a difendere l’Ucraina dalla guerra di aggressione russa» ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio intervenendo al G7. «Rimaniamo impegnati sulle sanzioni» contro Mosca, ha osservato Giorgia Meloni. «Dopo le sanzioni sul petrolio russo oggi più che mai serve uno sforzo internazionale sul gas», ha aggiunto.
Intanto l’Ucraina chiede maggiori armamenti all’Occidente. Il premier ucraino Denys Shmyhal, in un’intervista all’emittente francese Lci, ha lanciato un appello a fornire batterie di missili Patriot per difendere le reti energetiche dagli attacchi russi. E nello stesso giorno il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, collegandosi alla riunione virtuale dei leader del G7 ha chiesto espressamente l’invio di carri armati moderni e armi a lungo raggio. «Più saremo efficaci con queste armi, più breve sarà l’aggressione russa», ha detto Zelensky, il cui intervento è giunto alcune ore dopo una telefonata con il presidente Usa Joe Biden, definita dal presidente ucraino «fruttuosa».
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Zelensky ha proposto un summit globale sulla pace «per stabilire come e quando attuare i punti della Formula di pace ucraina» presentata al G20 in Indonesia e ha poi chiesto alla Russia «di fare un passo concreto e significativo verso una soluzione diplomatica» avviando il ritiro dall’Ucraina a Natale. Nel giorno in cui da Mosca è giunto il rifiuto alla proposta di ospitare negoziati in Vaticano: «Temo che io insieme ai fratelli ceceni e buriati non lo apprezzeremmo», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo alludendo alle parole di Papa Francesco, che in un’intervista a ’The Jesuit Review’ aveva definito i soldati ceceni e buriati «i più crudeli».
Alla vigilia della Conferenza di Parigi ’Standing with the Ukrainian Peoplè voluta da Emmanuel Macron, alla quale per l’Italia parteciperà il ministro degli Esteri Antonio Tajani su delega della premier Giorgia Meloni, il G7 ha annunciato l’istituzione di una «piattaforma multi-agenzie di coordinamento dei donatori». Il G7 - composto da Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Usa, Canada e Giappone - spiega che «attraverso questa piattaforma» verranno coordinati «i meccanismi esistenti per fornire un sostegno continuo a breve e a lungo termine» e «coordineremo ulteriori finanziamenti e competenze internazionali e incoraggeremo l’agenda di riforme dell’Ucraina come pure la crescita guidata dal settore privato».