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Matteo Salvini, blitz a sorpresa all'hotspot di Lampedusa: "Indegno di un Paese civile"

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"Vergognoso, un paese civile accoglie chi ha diritto di essere accolto, e chi è clandestino non dovrebbe essere qua. Entra solo chi ha il permesso, viene accolto in maniera dignitosa, mentre questo non è da Paese civile". Matteo Salvini ha visitato mercoledì 31 agosto l’hotspot di Lampedusa messo in crisi da continui sbarchi degli ultimi giorni e in una diretta video su Facebook ha documentato lo stato del centro di accoglienza. Una situazione esplosiva. Dalla Lega spiegano che sono meno di 360 i posti disponibili, più di 1.300 gli immigrati presenti nell’hotspot.

 

La Lega tiene a sottolineare che la visita odierna nell’isola, a differenza di quanto avvenuto a inizi di agosto, non è stata annunciata per evitare la "massiccia operazione per trasferire almeno 850 immigrati nelle ore immediatamente precedenti" all’arrivo del leader leghista. La Lega infine ricorda che il 16 settembre Salvini sarà a Palermo per l’udienza del processo OpenArms.

 

"L’immigrazione è un fenomeno che può essere controllato. Contrastare il traffico di esserei umani è possibile, basta reintrodurre i decreti sicurezza", ha detto Salvini parlando con i giornalisti al termine della visita all’hotspot di Lampedusa. "Questa non è accoglienza o solidarietà, nonostante lo sforzo di forze dell’ordine, volontari e associazioni ma è un deposito, è una roba indegna di un Paese civile". 

 

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