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Meeting di Rimini, ovazione per Meloni: perché vogliamo il presidenzialismo. La replica a Letta

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Molti dei leader impegnati nelle elezioni politiche 2022 si sono confrontati al Meeting di Rimini 2022. Nel dibattito moderato dal direttore del Corriere della sera Lucio Fontana hanno partecipato Giorgia Meloni, Enrico Letta, Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Antonio Tajani, Ettore Rosato e Maurizio Lupi (il 25 agosto sarà il turno di Carlo Calenda). 

 

Applausi a scena aperta per la leader di Fratelli d'Italia, alla prima volta "in presenza" all'importante appuntamento promosso da Comunione e Liberazione. Tra i vari temi affrontato quello del presidenzialismo, l'elezione diretta del capo dello Stato presente nel programma del centrodestra. "Se vinceremo noi il lavoro che sarà fatto sarà per rendere la Costituzione ancora più applicata, applicare l’articolo 49. Ma se non vincessimo faremo di tutto perché il paese non scada nel presidenzialismo, no a scorciatoie ma rafforzare la centralità del parlamento", ha attaccato il segretario del Pd Letta. 

 

"Sul presidenzialismo, non sono d’accordo su quanto dice Letta. Bisogna rimettere i cittadini al centro delle scelte, serve stabilità e questa si ottiene creando un legame diretto tra cittadini e governo", la replica della presidente di FdI durante il pane "Nella diversità, per il bene comune". Le parole di Meloni sono state seguite da un lungo applauso da parte del pubblico. "Il presidenzialismo non mi sembra così inaccettabile. Basta vedere la Francia e lo dico a Enrico Letta che, come sappiamo, é molto affezionato a questo Paese", aggiunge la leader di Fratellii d'Italia. 

 

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