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Pd, volano stracci sulle liste: Monica Cirinnà rifiuta la candidatura: "Cosa mi hanno proposto". Gli esclusi

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Notte di passione per il Partito democratico che in una direzione particolarmente tesa ha varato le liste per le elezioni del 25 settembre. "Avrei voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti. Impossibile per il taglio dei parlamentari ma anche per esigenza di rinnovamento. Ho chiesto personalmente sacrifici ad alcuni. Mi è pesato tantissimo" ha detto il segretario Enrico Letta nel corso della direzione. E tra coloro che alla fine non compariranno tra le liste elettorali c'è la senatrice Monica 
Cirinnà, di cui si parlava da giorni. 

 

Prima dell'inizio della direzione, posticipata tre volte, fonti dem parlavano di una soluzione in vista. Ma questa non è piaciuta alla senatrice che ha rifiutato la candidatura: "Mi hanno proposto un collegio elettorale perdente in due sondaggi, sono territori inidonei ai miei temi e con un forte radicamento della destra. Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori", ha detto Cirinnà al Corriere della Sera.

 

Altro caso che agita i dem è quello legato a Stefano Ceccanti, che ha dovuto fare posto nel collegio di Pisa-Livorno a Nicola Fratoianni, di Sinistra italiana. Ceccanti sarebbe candidato al proporzionale in Toscana al quarto posto, dicono fonti dem, smentite però dal diretto interessato. 

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