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Direzione Pd rinviata tre volte. Rivolta contro Letta: i candidati sicuri e i big esclusi

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La direzione Pd chiamata, nel giorno di Ferragosto, a derimere il complicato rebus delle candidature è stata posticipata tre volte. Prima dalle 11 alle 15, poi alle 20 di lunedì 15 agosto. Pochi minuti prima dell'ora X, l'ennesimo rinvio: "La direzione Pd convocata dal segretario, Enrico Letta, per fare il punto sulle liste per le candidature per le elezioni del prossimo 25 settembre slitta alle ore 21.30", fa sapere l'agenzia LaPresse. Segnale inequivocabile di un clima che definire teso è un eufemismo, nonostante le rassicurazioni ("discussioni fisiologiche") che arrivano dal Nazareno. E non solo per il caso legato a Pier Ferdinando Casini, imposto dal segretario Enrico Letta nella blindatissima Bologna nonostante la rivolta dei circoli.

 

Le associazioni in difesa dei diritti civili sono sul piede di guerra per l'esclusione di Monica Cirinnà e di Giuditta Pini, ricorda Affaritaliani: "La sua bocciatura – secondo i critici – trasforma in nonsense l'afflato di rinnovamento che ha spinto Letta ad invididurare cinque giovani, tra i 25 e i 33 anni, da inserire in lista". Secondo le indiscrezioni dell'ultim'ora Paolo Romano potrebbe farcela ma nomi noti come Emanuele Fiano darebbero a rischio, così come Pierfrancesco Maran assessore con Beppe Sala.

Altro caso da sciogliere quello legato al collegio Pisa-Livorno con Stefano Ceccanti che dovrà lasciare il posto a Nicola Fratoianni di Sinistra italiana. "Non è questo il momento da parte di mia di fare commenti. Alla conclusione della formazione delle liste avrete mie spiegazioni trasparenti e complete, come è giusto che sia e come sono solito fare", ha deichiato Ceccanti, deputato Pd e costituzionalista. 

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