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M5S, Giuseppe Conte alza la testa e picchia duro su Luigi Di Maio: “Dice stupidaggini, mi viene da ridere”

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Le critiche di Luigi Di Maio non sono andate proprio giù a Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle è stato intercettato dai cronisti all’esterno della sua abitazione ed ha risposto per le rime alle parole al veleno del ministro degli Esteri, furioso per i deludenti risultati delle elezioni amministrative dello scorso weekend: “Di Maio vuole uscire dal M5S per fare un nuovo partito?Non mi fate mettere nella testa altrui, questo ce lo dirà lui in queste ore. Siamo alla vigilia di un appuntamento importante con la valutazione sul doppio mandato. Quindi è un momento di fibrillazione preventivabile per le sorti di moltissime persone del movimento”.

 

 

Conte non ha però finito su Di Maio: “Ho sentito dire che posizione M5s è antiatlantista e mette in difficoltà il governo, sono stupidaggini. Significa offendere un’intera comunità. Non abbiamo mai messo in discussione nostra vocazione europeista e atlantica. Quando era leader Di Maio lo statuto prevedeva un solo organo, il capo politico. Che ora faccia lezioni di democrazia interna a questa comunità fa sorridere. Nella campagna per le amministrative ho messo la faccia dappertutto, so come assumermi la responsabilità quando si ha una leadership politica. Credo che il M5S non abbia mai così discusso al proprio interno, le occasioni per parlare ci sono. Di Maio può chiedere anche audizione, lo sentiremo, se vuole venire a parlare, al Consiglio nazionale. Ci confronteremo in tutte le occasioni. Io - ribadisce ancora l’ex presidente del Consiglio - in campagna elettorale ho messo la faccia dappertutto, da nord a sud, non sono andato in due posti soltanto. Ho fatto due conferenze stampa dopo le amministrative”.

 

 

“Mi hanno insegnato che non si fanno polemiche, perché questo rischia di compromettere l’azione del nostro primo ministro in missione a Kiev. Su questioni di politica estera non parlo fin quando non termina la missione del premier Draghi” l’ultimo messaggio di Conte. L’aria in casa Cinquestelle è tesissima: la creatura di Beppe Grillo è sul punto di esplodere.

 

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