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Obbligo di vaccino a partire da 50 anni. Sanzioni fino a 1500 euro, scontro con la Lega

Paolo Zappitelli
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La linea Maginot di Draghi è stata l'obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno più di 50 anni. Su tutto il resto il premier in consiglio dei ministri ha mediato, parlato, concesso e fermato proposte che non lo soddisfacevano. A un certo punto si è iniziato perfino a discutere della possibilità di imporre l'obbligo del vaccino a partire dai quarantenni, così come voleva Forza Italia. Ma alla fine la proposta è stata scartata. Resta così il provvedimento più importante assunto dal governo per contrastare la nuova ondata della pandemia provocata dalla variante omicron: tutti i cinquantenni, compresi gli stranieri residenti in Italia, anche per lavorare, dal 15 febbraio dovranno essere vaccinati e avere il super green pass. E la norma resterà in vigore fino al 15 giugno. Una platea che riguarda oltre 27 milioni di persone, secondo i dati certificati dall'Istat. È saltata invece - su pressione della Lega che ha addirittura minacciato di non votare il provvedimento - l'obbligo anche per andare nei negozi che offrono servizi alla persona e nei pubblici uffici (banche, parrucchieri, negozi). In questo caso basterà avere il green pass semplice, quello che si ottiene con il tampone. Questa norma sarà in vigore dal 1 febbraio al 31 marzo. Draghi, iniziando il consiglio dei ministri è stato chiaro nello spiegare il motivo di questo nuovo decreto: «I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche. Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite».

 

 

La Lega ha iniziato la sua «guerra di posizione» già dalla mattina, quando il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha annunciato che «per motivi familiari» non avrebbe partecipato al consiglio dei ministri. Al suo posto è andato Massimo Garavaglia, ministro del Turismo. E prima dell'avvio della riunione è stato proprio Garavaglia a definire la linea del partito, contrario all'introduzione dell'obbligo vaccinale indiscriminato, come chiesto, invece, dagli altri partiti della maggioranza: Pd, Italia viva, Leu e Forza Italia. D'accordo con le idee della Lega anche il Movimento 5 Stelle. «La posizione della Lega sulle misure anti-Covid prevede la vaccinazione obbligatoria per gli over 60, proprio per tutelare le fasce più fragili della popolazione», fa sapere l'ex assessore lombardo. Nel corso della cabina di regia, che ha preceduto il Cdm, la mediazione proposta da Draghi di obbligo di vaccinazione per gli over 50 disoccupati e di «2G» per i lavoratori incontra il favore di diversi partiti. Ma nella Lega rimangono «forti perplessità»: over 50 non sono solo gli «anziani fragili», l'età media dei ricoveri in terapia intensiva è 65 anni, spiegano i colleghi di Matteo Salvini. «No all'obbligo indiscriminato di vaccino ma tutela di anziani e fragili, indennizzi per i danneggiati dalle vaccinazioni, subito un decreto ristori per chi perde il lavoro, no a bambini senza scuola»: sono le richieste della Lega al termine della riunione. E ancora nel corso del Consiglio dei ministri sono diversi i distinguo. Garavaglia arriva a minacciare di far mancare il voto dei suoi se non viene abolito l'obbligo di super green pass per accedere ai servizi alla persona e ai pubblici uffici (banche, parrucchieri, negozi, uffici postali). La norma, contenuta nella bozza del decreto, viene quindi stralciata e, nella nuova versione, passa l'obbligo di green pass semplice per accedere ai servizi. Ecco le novità contenute nel nuovo decreto.

 

 

OBBLIGO VACCINALE - Il testo introduce l'obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il green pass Rafforzato per l'accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l'obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico. Per le violazioni sul super green pass per i lavoratori over 50 «la sanzione amministrativa è stabilita nel pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500 e restano ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore»

GREEN PASS BASE - È esteso l'obbligo di green pass cosiddetto Ordinario (quello che si ottiene con il tampone) «a coloro che accedono a servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona».

SMART WORKING - «Il Consiglio dei ministri è stato informato dal Ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d'intesa con il ministro del Lavoro una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile». «Sullo smart working abbiamo preso una decisione straordinaria - ha spiegato proprio Renato Brunetta -. Mondo del lavoro pubblico e mondo del lavoro privato adotteranno tutti gli schemi di lavoro agile, di lavoro a distanza, già presenti all'interno delle loro regolazioni contrattuali e normative. Il privato utilizzerà il massimo della flessibilità per garantire sicurezza e servizi e per abbassare la curva del contagio. La stessa cosa farà il lavoro pubblico. La circolare firmata da me e dal ministro Orlando è immediatamente in vigore per mettere insieme il massimo di efficienza dei servizi alle famiglie e alle imprese con il massimo della sicurezza, e con il contributo a controllare l'evoluzione della curva pandemica».

 

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