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Ha fatto solo divieti e decreti, Bassetti spiana Speranza sui vaccini

Giorgia Peretti
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Matteo Bassetti è ospite nella puntata di mercoledì 26 maggio a L’Aria che Tira. Nel talk di approfondimento sotto la conduzione di Myrta Merlino, su La 7, si discute sul tema dei vaccini che ancora mietono molti esitanti. Un’esitazione importante che si registra, secondo quanto mostra un servizio della trasmissione, anche nelle persone più anziane coloro i quali rientrano nelle categorie più fragili. Una titubanza che per il direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino di Genova è da attribuire all’inefficienza delle istituzioni, nella fattispecie del ministero della salute che non avrebbe adottato una comunicazione efficace nel veicolare l’importanza della vaccinazione. Quanto è importante vaccinare le persone più anziane? – chiede la Merlino al professore. “È fondamentale finché non avremo il 100 per cento dei fragili vaccinati avremo questo problema. L’immunità di gregge qui conta conta poco. Purtroppo, sono stati commessi degli errori strategici importanti dal Ministro della Salute che doveva spiegare a come convivere con il virus, seguire le regole di igiene. È stato un aspetto totalmente sottovalutato il fatto che in Italia c’erano una grande quantità di vaccino scettici e novax. Sono stati fatti sono divieti e decreti ma non si è parlato alla gente, non sono stati fatti spot pubblicitari, non si è parlato alla radio o in televisione per avvicinare la gente al vaccino” - spiega Bassetti.

 

 

 

 

L’infettivologo dopo il j’accuse alle mancanze del ministro Speranza viene chiamato anche a commentare l’ipotesi della somministrazione di diverse tipologie di vaccini. “Cosa ne pensa del cocktail di diversi vaccini?” - chiede la conduttrice. “Abbiamo dimostrato che si possono mischiare tra di loro. Anche la questione del richiamo che ora è al 42esimo giorno, se lo faccio al 38esimo o al 46esimo giorno non succede nulla. Cerchiamo di evitare l’effetto contrario, noi dobbiamo essere più flessibili” – rassicura Bassetti.

 

 

 

 

Poi la stoccata ai colleghi virologi definiti da molti “gufi”: “È verosimile pensare che all’aperto questo virus abbia trovato degli ostacoli nel diffondersi all’aria aperta. Oggi sono passati 30 giorni da quando sono avvenute le riaperture. E alcuni sia esperti che politici più faziosi e più ideologicamente schierate avevano detto che oggi avremmo avuto un aumento esponenziale dei contagi, che avremmo avuto le terapie intensive piene. Ma ieri sera abbiamo registrato il punto più basso degli ultimi sei mesi e i decessi che hanno iniziato a scendere la settimana prossima li vedremo ancora scendere.” Insomma, i numeri di tamponi positivi e il numero di decessi sono in netto calo e per Bassetti questo “non è il frutto di un atteggiamento ideologicamente schierato ma sono i benefici dei vaccini”. 

 

 

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