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Confuso, disorientato, antiscientifico... Bassetti senza pietà su Speranza, tutti gli errori col vaccino

Giorgia Peretti
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Anche Matteo Bassetti se la prende col ministro della salute Roberto Speranza. Il direttore di Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, uno degli esperti più seguiti al tempo del coronavirus è ospite nel talk show mattutino di La 7, L’aria che tira nella puntata di lunedì 12 aprile. Il tema della discussione nel salotto di Myrta Merlino sono i vaccini, i ritardi nell’approvvigionamento e le carenze della campagna vaccinale a discapito della sicurezza delle fasce più fragili, gli anziani. I morti dovuti al Covid sono ancora tanti e i vaccini scarseggiano.

 

“La campagna vaccinale dell’Italia è una delle peggiori nei mesi di marzo e aprile, non aveva un obiettivo, anche se adesso mi auguro che con il pragmatismo di Figliulo si possa avere un cambio passo nella marcia contro il virus - esordisce Bassetti - adesso siamo corsi ai ripari ma non è facile. Il lavoro è stato confuso, disorientato e antiscientifico. La confusione con il vaccino AstraZeneca è stata deleteria, non solo ha fermato la corsa all’immunità ma è stato fatto un disastro con la comunicazione di questo vaccino. Le persone ora hanno paura e non lo vogliono più fare”.

 

Poi la bordata al ministero di Speranza. “Io non ce l’ho con Draghi io me la prendo con le istituzioni come il ministero della salute, loro ci devono mettere la faccia e fare chiarezza per tranquillizzare le persone e convincerle a vaccinarsi.” Solo dopo tre mesi si inizia a dare precedenza agli anziani, sottolinea la conduttrice al professore.

 

Bassetti continua la sua critica alle istituzioni addette alla gestione della campagna vaccinale: “Solo dopo tre mesi vengono dette queste cose significa non aver guardato i numeri. A me stupisce perché chi fa il nostro mestiere deve guardare i numeri. Chi è morto di più sono le persone più anziane che finiscono negli ospedali con la malattia grave”. Poi aggiunge: “non è più il momento di passeggiare ma dobbiamo correre verso una direzione che è quella dell’immunità della maggior parte del paese”.  

 

Immancabile il riferimento alle parole di Speranza circa la somministrazione della seconda dose: “è una piccola rivoluzione” dice la Merlino. Il ministro della salute ha proposto di allungare l’intervallo tra la prima somministrazione e la seconda per consentire la vaccinazione a più persone, ma il virologo non sembra condividere lo stesso entusiasmo della conduttrice: “Lo sappiamo da un mese che si poteva fare una cosa del genere. Ci vuole più velocità e più dinamicità, non va bene che lo diciamo dopo i risultati degli Inglesi dobbiamo arrivarci prima noi. Dobbiamo essere più reattivi” conclude Bassetti.

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