Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Letta si prepara al voto per togliere di mezzo i fedelissimi di Renzi

Arnaldo Magro
  • a
  • a
  • a

Le acque paiono sempre più agitate al Nazareno. Almeno nei racconti di chi frequenta la segreteria Dem. La luna di miele con Enrico Letta sembra già compromessa. «In politica i cavalli di ritorno funzionano come il due di bastoni, quando a briscola comanda denari» sostiene quasi compiaciuto, un ex deputato Dem, ora in forza ad un altro partito di maggioranza.

 

 

 

I contrasti dettati dalle correnti interne, sarebbero ancora all’ordine del giorno. Gli stessi motivi che portarono poi, alle dimissioni di Zingaretti. Poco sarebbe cambiato dalla gestione precedente. Eppure Enrico Letta è uomo avveduto e conoscitore della politica. Anche per questo, ha cercato da subito, di imbastire un ottimo rapporto con i leader. Anche e soprattutto dell’opposizione. Con Meloni la stima è pregressa e sincera ad esempio. Avere uno sparring partner garantisce al segretario centralità mediatica nelle tematiche che contano. Un ritorno, dal sapore più agrodolce di quanto immaginato dal professore, che in neanche un mese di reggenza, pare abbia già perso nei sondaggi, 4 punti percentuali.

 

 

 

È convinto, dicono dal Nazareno, di andare a votare tra un anno, nel 2022. Anticipando di un anno, la scadenza naturale di fine legislatura. Così facendo, cambierebbe i gruppi parlamentari che a lui poco rispondono, essendo stati tutti scelti, ancora da quel Matteo Renzi. Il solito problema interno al Pd insomma. Un generale per quanto forte ma senza una truppa da lui scelta. Così diventa dura, anche per il professore di rientro da Parigi. «Meglio primo in Gallia che secondo a Roma», sosteneva avveduto Giulio Cesare. Meglio però, non ricordare in questo momento, all’attuale segretario, quanto i fatti gli diedero poi ragione.

 

 

Dai blog