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Conte come Pinocchio: il governo va avanti ma non a qualunque costo

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Il premier Giuseppe Conte alle prese con la verifica di governo prova a salvare la poltrona. "Ascolteremo tutti i partiti,  per fare in modo che l`azione di governo riparta in modo più coeso e condiviso", dice in un'intervista alla Stampa in cui sottolinea che l`esecutivo deve andare avanti, ma a certe condizioni e non a qualsiasi costo. Si può governare solo se c`è fiducia reciproca.

 

"Ovviamente - dioce Conte - secondo me il governo deve andare avanti. Abbiamo la responsabilità di andare avanti. Ma possiamo andare avanti a determinate condizioni. Possiamo andare avanti solo se c'è fiducia e siamo uniti tra noi. Avendo ben chiari gli obiettivi comuni e avendo ben chiaro lo spirito di coesione e di solidarietà che occorre in questa fase. Non possiamo permetterci di affrontare le sfide enormi che ci aspettano senza condivisione. Qui nessuno vuole galleggiare, e meno che mai scaldare poltrone", dice il premier che in realtà le prova tutte per restare attaccato alla sedia. 

 

Sul Recovery fund, assicura Conte, "non siamo in ritardo e l'hanno chiarito anche dalla Commissione europea, che sta a sua volta definendo un cronoprogramma e che molto difficilmente sarà disponibile a ricevere i vari piani nazionali prima di febbraio inoltrato. Quindi abbiamo tutto il tempo per definire il nostro piano. Quando avremo il documento di aggiornamento lo manderemo in Parlamento e ne acquisiremo le valutazioni e gli indirizzi. Poi ci confronteremo con l'opposizione e con le parti sociali, e a quel punto elaboreremo il piano definitivo. E anche quel piano, poi, tornerà al vaglio del Parlamento. L'ho detto fin dall'inizio: il mio obiettivo è parlamentarizzare tutte le fasi di elaborazione e attuazione del Recovery. E così sarà".

 

Sull'unità della maggioranza, divisa proprio su questo tema e sulla task force, Conte aggiunge: "Non sono preoccupato. Sono in corso in queste ore confronti con le singole forze politiche, poi sicuramente potremmo avere anche un confronto collettivo. Ci sono state chiare note critiche da parte di una forza politica, in particolare Italia Viva, ed è giusto che ci sia questo confronto. Ma i cittadini devono stare tranquilli: non vogliamo, o almeno io non voglio disperdere energie rispetto all'azione di governo che in questo momento di emergenza è ovviamente ancora più intensa. Dobbiamo raccogliere tutte le istanze, ed è quello che stiamo facendo. Ci confronteremo e troveremo la formula per rinforzare questa azione di governo e per rilanciarla, anche in base alle priorità condivise. In questo momento tutto ci possiamo permettere meno che dare un segnale di scarsa coesione tra le forze di maggioranza. Abbiamo grandi sfide di fronte a noi: il Recovery, l'emergenza sanitaria, il G20 che è appena partito, il Global Health Summit sempre nell'ambito del G20, la Cop 26 che è l'evento più importante al mondo per i cambiamenti climatici. Queste sfide si affrontano solo se le forze di maggioranza hanno ben chiari gli obiettivi e le priorità e riescono ad esprimere un grado di solidarietà e di coesione sufficiente per raggiungerli. Completeremo questo confronto con le forze politiche alla luce del sole, in piena trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini. Abbiamo una logica diversa rispetto al passato: non abbiamo nulla da nascondere. Ci sono stati posti dei problemi politici: li affronteremo, per fare in modo che il governo vada avanti".

Sul fronte sanitario Conte annuncia nuove misure e si raccomanda di nuovo agli italiani. "Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle festività natalizie, anche alla luce dei suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico. Ora si rende necessaria qualche ulteriore misura restrittiva. Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane". dice il premier. Gli assembramenti per shopping e aperitivi preoccupano "moltissimo. Per questo voglio lanciare un appello agli italiani. Siate responsabili. Noi abbiamo fatto una scelta ben precisa, dettata anche da esigenze sociali ed economiche: consentire ai cittadini di rispettare la bella e consueta tradizione di acquistare e scambiare i regali. Ma a questa opportunità si deve accompagnare un rigoroso rispetto delle regole da parte di tutti. Questo vale sia per le norme di legge, sia per le cosiddette raccomandazioni. Ad esempio, abbiamo chiesto agli italiani, nei festeggiamenti in casa, di evitare di ricevere persone abitualmente non conviventi. Ovviamente queste sono regole non vincolanti, perché non possiamo dettare i comportamenti nelle case private. Ma sono comunque essenziali, per tutelare la salute di tutti. E quando leggo di persone che si stanno adoperando per organizzare feste clandestine a Capodanno, beh, questo fa male. Chi partecipa a questi veglioni proibiti mette a rischio se stesso, i propri cari, i propri amici e tutte le persone a cui dice di volere bene. Per questo ripeto agli italiani: non lo fate, ve ne prego". 

 

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