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Oggi non ricorda? Quando Toninelli diceva: i porti chiusi anche merito mio

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Oggi come detto al processo di Catania sul caso Gregoretti non ricorda come andò per la nave Open Arms, neanche di aver firmato il divieto di ingresso. Amnesia totale. Ma ecco come parlava l'allora ministro dei Trasporti del governo gialloverde Danilo Toninelli sui "porti chiusi". Era il 18 maggio 2019 e la lotta dura all'immigrazione clandestina promossa in primis da Matteo Salvini, che al tempo guidava il Viminale, andava di moda.

 

"Ma allora sui porti chiusi decide Salvini o decide Conte?", chiede un cronista all'esponente del Movimento 5 Stelle. "Ma sinceramente mi interessa poco - risponde quasi piccato il grillino - io gestisco la parte della sicurezza della navigazione fino all'attracco della nave e Salvini gestisce la parte dell'ordine pubblico". Già, rivendica una divisione di competenze. E si spinge anche oltre, intestandosi i rispettivi meriti del calo degli ingressi clandestini in Italia in quel periodo. "Fino ad oggi non Salvini, ma Salvini con il sottoscritto e il presidente del Cosiglio Conte abbiamo diminuito di una cifra davvero enorme il numero degli sbarchi. Significa che stiamo facendo un buon lavoro di squadra. L'Italia torna ad avere ad andare avanti a testa alta su un problema epocale come quello dell'immigrazione in cui con i governi di centro-sinistra è stata abbandonata". Gran bel discorso, peccato se lo sia dimenticato.  Di seguito il video delle dichiarazioni di Toninelli postato dall'account twitter Lega -Salvini premier. Verba manent. 

 

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