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Ma quale grande timoniere... la Bernini smaschera Conte, demolito in Senato

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L'"uomo solo al comando" a colpi di Dpcm Giuseppe Conte illustra in Parlamento l'ultimo decreto. spiega in Senato. Nel dibattito è Anna Maria Bernini a smascherare lo story-telling del premier.  "Signor presidente del Consiglio, nessuno si salva da solo, non ritenga di poter andare avanti con la narrazione del grande timoniere che porta il Paese fuori dalle secche della pandemia e della crisi economica, sociale, sanitaria. Non ci si salva da soli, da soli si finisce purtroppo solo nel vicolo buio della paura infinita", ha affermato la capogruppo di Forza Italia al Senato dopo l'informativa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sull'ultimo Dpcm.

 

"Noi -ha aggiunto l'esponente azzurra- non vogliamo e non permetteremo che si strumentalizzino stati d'animo come la paura, la rabbia, l'incertezza dei cittadini italiani. Noi ci saremo, ma solo per essere costruttivi, con le nostre proposte, con i nostri programmi, con l'aiuto che abbiamo sempre dato e che non smetteremo mai di dare, ma il governo ce lo deve riconoscere". "Noi sappiamo che il testo di questo Dpcm è già obsoleto, siamo sicuri che il prossimo fine settimana ci vedremo ancora, anche se non direttamente, per noi aspettare la sua conferenza stampa è una sorta di sequel. Ci auguriamo -ha concluso Bernini- che la prossima settimana sia di nuovo qui".

 

"Dovremmo aver gia' imparato a fronteggiare l'emergenza coronavirus, invece ci sono ancora 8-10 ore di coda ai drive in. Ci avevate promesso un aumento di terapie intensive e subintensive, invece sono state solo 1300 in più. Vi avevamo creduto e come opposizione abbiamo il dovere di chiedervi perche' avete perso tempo", continua l'esponente di Forza Italia. "Ci avevate promesso 81mila medici- continua- e invece a stento si arriva a 30mila. Dove sono finiti gli altri? Lei parla della scuola come di un successo ma i dirigenti scolastici e gli insegnanti sono i nuovi eroi, si devono arrangiare. Sulle loro spalle avete caricato un peso di responsabilità straordinario. La scuola è  un luogo sicuro se vengono applicati i protocolli di sicurezza, non serve chiuderla come hanno fatto alcuni presidenti di Regione. Avete stipato come sardine 30 milioni di pendolari, e' li' che si prendono il covid", conclude. 

"Noi da marzo vi offriamo collaborazione proponendo ricette che stanno funzionando in altre parti d’Europa, siamo consapevoli della difficoltà di conciliare tutela della salute e dell’economia ma proprio per questo vi chiediamo: abbiate il coraggio di dirci la verità", dice ancora la Bernini. 

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