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Zingaretti faccia tosta, chiede seggi fuori dalle scuole ma il Pd vota contro

Nicola Zingaretti

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Nicola Zingaretti si appella al governo affinché, in vista delle prossime elezioni del 20 settembre, allestisca i seggi fuori dalle scuole e non interrompa subito il prossimo anno scolastico, dopo che quello precedente è terminato fuori dalle aule a causa del Coronavirus. Ma, a parte la stranezza del segretario di uno dei partiti di maggioranza che si rivolge al governo come se si trovasse all'opposizione, il leader del Pd cade in un'altra contraddizione. Pochi giorni fa, infatti, in Parlamento i piddini hanno votato contro proprio a una proposta in tal senso.

"Lancio un appello al governo: viste le scelte di carattere elettorale che si stanno facendo si tengano i seggi in luoghi separati, come le palestre o in altri luoghi pubblici, che non siano le scuole, per evitare di interrompere il ciclo scolastico", queste le parole del leader dei Democratici nonché governatore del Lazio.

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, gli ha risposto così: "Nicola Zingaretti lancia un appello al governo per avere - in vista dell'appuntamento con le Regionali e le Comunali - i seggi elettorali fuori dalle scuole. Peccato che proprio il suo Partito democratico la scorsa settimana abbia votato alla Camera contro un ordine del giorno presentato da Forza Italia al decreto elezioni che chiedeva proprio questo all'esecutivo. Il segretario dem ha cambiato idea? Siamo contenti per questo suo ripensamento. Adesso lavoriamo in Parlamento per portare a casa questo risultato, siamo ancora in tempo per farlo. Sarebbe assurdo aprire le scuole a meta' settembre e chiuderle dopo pochi giorni per far spazio alle urne. Troviamo luoghi alternativi per far votare gli italiani in tutta sicurezza, senza danneggiare ulteriormente i nostri ragazzi". 

Come al solito il Pd predica bene e razzola male...

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