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Ramy "sfida" Salvini. Ma il ministro: "Non ci sono elementi per la cittadinanza"

Il ragazzino eroe di San Donato: "Che avrebbe detto se fossimo morti?"

Davide Di Santo
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 "Voglio diventare italiano, sono nato qua. Volevo vedere cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui. Se tutti lo ringraziano è grazie a me". Strattonato da una parte e dall'altra, con la sinistra che vorrebbe trasformarlo nel testimonial dello ius soli, il tredicenne egiziano Ramy Shenata che ha salvato i compagni del bus di San Donato Milanese lancia una frecciata al ministro dell'Interno durante una premiazione all'ambasciata egiziana. In mattinata Salvini aveva annunciato: "Incontrerò Ramy a telecamere spente, perché fare 'Carramba che sorpresa' o il Fabio Fazio a suon di milioni non mi interessa", ma nel pomeriggio si è appreso che l'incontro non ci sarà, almeno non oggi. Anzi, il vicepremier in serata ha spiegato: "Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso. Purtroppo a stasera non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza". "Le cittadinanze non le posso regalare e per dare le cittadinanze ho bisogno di fedine penali pulite. Non parlo dei ragazzini di 13 anni ma non fatemi dire altro", ha detto Salvini. "Se qualcuno la cittadinanza non l'ha chiesta e non l'ha ottenuta dopo 20 anni - ha aggiunto rivolgendosi ai giornalisti - fatevi una domanda e datevi una risposta sul perché". "Io penso che sia veramente assurdo strumentalizzare quel bambino che ha salvato la vita, a Milano, agli altri 50 compagni di scuola per il dibattito sullo ius soli", ha detto il leader del Movimento 5 Stelle e vicepremier Luigi Di Maio rispondendo a Matera alla domanda di un giornalista circa i rapporti con la Lega alleata di governo. "Lo dico in generale - ha precisato - non riferendomi alle dichiarazioni di qualcuno. Quel bambino merita la cittadinanza per aver portato avanti una azione di merito civile e quel merito va riconosciuto a lui e anche all'altro bambino, Adam, che ha sostanzialmente salvato la vita ai suoi compagni. Invece qui in Italia tutto viene strumentalizzato, anche la legittima richiesta di un bambino che ha vissuto ed è scampato a quella tragedia".

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