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Sofri difende la Francia sui terroristi, Porro è una furia: "Delirio"

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Nicola Porro è infuriato per la sentenza della Cassazione francese che ha negato l'estradizione in Italia di dieci ex terroristi condannati per gravi attentati. Nel corso della sua consueta Zuppa di Porro sui social commenta le parole di Adriano Sofri, l'ex leader di Lotta Continua, che sul Foglio parla di "accanimento politico" e "di un inseguimento irragionevole" da parte dell'Italia nei confronti di chi ha seminato sangue e morte negli Anni di piombo. "Io prenderei tutti i giudici della Cassazione francesi e i nostri fantastici commentatori, tutti quelli che crearono le condizioni per cui fu ammazzato il commissario Calabresi e non solo, ecco io prenderei queste teste di c**** e gli farei leggere la dichiarazione di Enrico Galmozzi (fondatore di Prima Linea, ndr) che ha detto 'quanto mi fa godere la Corte di Cassazione francese'", sbotta il conduttore di Quarta Repubblica, su Rete 4. 

 

 "Sono veramente inca***to"; afferma scagliandosi su Sofri, condannato a 22 anni di carcere quale mandante, assieme a Giorgio Pietrostefani, dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, nel 1972. "Per quelli che vengono da esattamente da quel mondo e che hanno avuto a che fare con i terroristi  quella di ieri è una sentenza dell''accanimento politico' e  un 'inseguimento irrazionale'".

 

Porro è un fiume in piena: "Che un intellettuale oggi su un giornale pagato dai contribuenti affermi che c'è stato un accanimento politico per far rientrare in Italia 10 persone che sono state condannate dalle nostre corti" è un fatto vergognoso e un "delirio", attacca il giornalista. "Una cosa da pazzi, questi terroristi dovrebbero stare in galera e non perché io sono un giustizialista ma perché sono stati condannati!", è l'affondo di Porro. 

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