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Piazzapulita, l'ex consigliere di Putin Markov vuota il sacco: "Quando la decisione di invadere l'Ucraina"

Giada Oricchio
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Nervi tesi tra Sergej Markov, ex consigliere del presidente russo Vladimir Putin e il professor Vittorio Emanuele Parsi. A “Piazza Pulita”, l’approfondimento del giovedì sera di LA7, il conduttore Corrado Formigli ha chiesto a Markov come Mosca avesse interpretato la recente visita del presidente americano Joe Biden a Kiev: “Putin non lo ha vissuto come uno smacco. Anzi era informato e ha garantito la sicurezza perché rispetta i rapporti diplomatici e la leadership politica” ha rivelato l’analista che però sul significato politico ha dato una stoccata a Biden: “Lo scopo dell’incontro era garantirsi la candidatura del partito democratico alle prossime elezioni. Ha fatto vedere che è forte – ha affermato Markov -. Ma ha accusato in modo menzognero la dirigenza russa di crimini di guerra. Quindi è una visita di guerra, non di pace. Non ci può essere alcuna trattativa”.

Durante l’intervista, il direttore dell’Istituto Ricerche Politiche di Mosca ha sorpreso lo studio con una confessione inaspettata: “So che la decisione di invadere l’Ucraina fu presa nell’agosto 2021. La Russia negava, ma era già stato stabilito. I politici ci promettevano la pace, ma gli ucraini per 8 anni hanno sparato alle persone in Donbass”.

Il clamoroso retroscena ha fatto sobbalzare Formigli: “Ho capito bene? Ci sta dicendo che l’invasione era già stata presa nell’estate 2021?! Quindi tutto quello che Putin ha detto dopo erano bugie! Lui negava!”, “Non è un fatto, è la mia opinione da esperto. A settembre sentì che erano state adottate decisioni importanti, poi abbiamo capito che servivano per combattere il regime di Kiev” ha replicato l’ex consigliere governativo gettando acqua sul fuoco. La propaganda di Markov ha trovato una diga in Vittorio Emanuele Parsi.

Dopo aver ascoltato lo sproloquio contro l’Occidente corrotto, il professor di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano ha commentato: “Lei vive nel fantabosco dell’orrore di Putin” e ha domandato retoricamente all’interlocutore: “Volevo sapere se i valori che propugna, secondo i quali Putin starebbe salvando la civiltà umanista occidentale, sono quelli realizzati in Ucraina. Il procuratore generale ucraino vi ha accusato di aver stuprato persone dai 4 ai 78 anni di entrambi i sessi. Questo è il vostro salvataggio?!”.

Parsi ha concluso con aria grave: “L’unica cosa fascista di questa guerra sono i discorsi di Putin e il comportamento delle vostre truppe in Ucraina. Gli Oblast che avete preso con la forza, vi stanno talmente a cuore da averli ridotti a un deserto. Distruggete quello che non riuscite a conquistare”. A sua volta, Sergej Markov lo ha accusato di essere vittima di propaganda o di mentire e ha paragonato il regime di Kiev ad Al Qaeda perché utilizza “i cittadini come scudi umani”.

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