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Controcorrente, Crisanti ormai non si tiene più: con Salvini al governo ora staremmo con Putin

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Andrea Crisanti parla nel giorno delle polemiche in un intervista a Veronica Gentili nel corso della puntata di mercoledì 17 agosto di Controcorrente, su Rete 4. «Non mi aspettavo tutto questo clamore, pensavo che si parlasse dei problemi della gente. Mi sono candidato con il Pd perché sono iscritto al circolo di Lodnra dal 2016. Ho passato 35 anni all’estero e ho incontrato centinaia di italiani che porto nel cuore». 

 

«Mi ha contattato Enrico Letta? No, il mio nome lo ha fatto al partito il Pd di Londra», spiega il microbiologo sulla nascita della sua candidatura, che è stata la sorpresa del centrosinistra. Gentili mostra a Crisanti alcuni tweet che sottolineano le contraddizioni sollevate riguardo alla sua discesa in campo, come quelli di Matteo Renzi, Matteo Salvini, Claudio Borghi e Giorgia Meloni. Il biologo afferma che le sue affermazioni sul Covid sono dipese solo dalla sua coscienza: «Salvini si scorda che le frasi a suo dire contraddittorie appartengono a fasi diverse della pandemia». Poi dice che la linea del ministro Roberto Speranza «non l’ho mai contestata, ho contestato determinate scelte» e le professionalità intorno al ministro, come quelle del Cts. 

 

IInterviene il giornalista Alessandro Giuli che chiede: «È vero che nella sua perizia per i morti di Bergamo afferma che l’Italia non aveva un piano pandemico?». «Sono emerse delle criticità su Alzano e serie criticità per l’applicazione del piano pandemico e dell’applicazione delle zone rosse. Ma questo non vuol dire che c’è stato un reato. Gli italiani quando saranno pubblicati gli atti avranno tutti gli elementi», replica Crisanti. 

 

La polemica è ancora calda. Crisanti oggi ha detto che con la destra al governo durante la pandemia ci sarebbero stati 300mila morti. Gentili allora chiede a Crisanti se si scusa per quanto detto su Salvini e sul centrodestra: «Non ci penso minimamente, ma che scherziamo? Quello che ho detto è suffragato dai modelli matematici e scientifici. Riaprire o non mettere le mascherine» dopo la prima ondata della pandemia «avrebbe provocato una strage in Italia. Sulle posizioni di politica estera di Salvini non devo ricordarle io, saremmo stati oggi dalla parte di Vladimir Putin che è quella sbagliata» è l'affondo finale del microbiologo. 

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