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L'Aria Che Tira, la politologa Nathalie Tocci e la mossa di Erdogan su Finlandia e Svezia: "Lo fa per soldi"

Giada Oricchio
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“Lo fa per soldi”. E’ caustico il giudizio di Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto degli Affari Internazionali di Roma, su Tayyip Erdogan. In collegamento con il talk L’Aria che tira su LA7, lunedì 16 maggio, la politologa spiega la contrarietà del presidente turco, che però non ha posto il veto, all’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato: “Sostiene che danno rifugio a troppi terroristi, si riferisce al PKK. Ma francamente credo che sia in atto un tentativo di cattivo gusto da parte di Erdogan. La Svezia e la Finlandia hanno fatto una richiesta, come viene accolta sono fatti interni della Nato. Non può essere oggetto di accordi bilaterali con la Turchia”.

A cosa si riferisce Tocci con “tentativo di cattivo gusto”? Lo ha chiarito in due parole la conduttrice Myrta Merlino: “In pratica vuole soldi”. La Turchia è sull’orlo del fallimento economico e Erdogan è abituato a mercanteggiare su tutto come ha dimostrato la vicenda di flussi migratori, dunque perché non farsi pagare profumatamente il suo necessario via libera?

Tornando alla guerra in Ucraina, Tocci ha voluto smontare la narrazione secondo cui gli Stati Uniti sono in competizione con la Russia: “Quello che stanno dicendo americani e inglesi è che a oggi da parte di Putin non c’è la benché minima voglia di trattare, non ha dato alcun segnale. Per questo, inevitabilmente si deve dire ‘la guerra va vinta’. Più che un obiettivo, è un mezzo per arrivare al fine della pace”.

E per essere ancora più esplicita è ricorsa a un paragone: “Noi occidentali lo chiamiamo ripetutamente, ma perché lui non ha mai alzato il telefono? E’ un po’ come il fidanzato che lascia la fidanzata, se lei lo chiama costantemente, quello difficilmente cambierà idea”.

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