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Ucraina, "tagliati fuori". Il capo del gruppo Wagner sbotta, tensione con Putin

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Si sfalda l'asse tra Vladimir Putin e il braccio armato della brigata Wagner nella guerra in Ucraina?  Il capo e fondatore del gruppo mercenario russo, Yevgeny Prigozhin, ha denunciato di esser stato tagliato fuori dai canali di comunicazione speciali con le autorità russe, come reazione al fatto che, da settimane, si lamenta della mancanza di munizioni per i suoi uomini. "Per farmi smettere di chiedere munizioni, hanno disconnesso tutti i telefoni di comunicazione speciale in tutti gli uffici e in tutte le unità", ha raccontato in un audio pubblicato sul suo account Telegram. 

 

Il cosiddetto "cuoco di Putin", per via della sua attività di imprenditore nella ristorazione, ha aggiunto che la situazione non è affatto cambiata e che il gruppo Wagner - la principale forza d’assalto russa a Bakhmut, da mesi la battaglia più feroce in Ucraina orientale - ancora non ha quel che gli serve. "E un’altra cosa importante che hanno fatto, hanno bloccato tutti i passaggi in tutte le istituzioni in cui vengono prese le decisioni. Non li nominerò, per non screditarli". 

 

Prigozhin è da settimane ai ferri corti con il ministro della Difesa Sergei Shoigu e con lo Stato Maggiore russo. L’imprenditore, considerato molto vicino a Putin, ha anche dichiarato che ora ha l’opportunità di chiedere ulteriori consegne solo attraverso i media, cosa che ha "probabilmente" farà. "Ma non tutto è così male. Ci sono cose positive. I miei ringraziamenti agli industriali", ha aggiunto, ringraziando personalmente il ministro dell’Industria e del Commercio Denis Manturov per la produzione di munizioni. 

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