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L'Europa "gela" Meloni: "Il Mes va ratificato così com'è e l'Italia lo farà"

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Le modifiche chieste dall'Italia alla riforma del Fondo Salva Stati non ci saranno. "Eventuali emendamenti al Mes non saranno negoziati. Dovrà essere ratificato così com’è. Ovviamente continueremo la discussione su come sviluppare il Mes ma è una discussione che va avanti tutto il tempo e soprattutto partirà solo una volta che sarà completata la ratifica».

Lo ha dichiarato un alto funzionario dell’Ue rispondendo a una domanda sulle richieste dell’Italia di modificare il Mes, il Fondo salva-Stati, prima della ratifica. «Il presidente dell’Eurogruppo è stato a Roma lunedì e ha avuto un incontro con il ministro Giancarlo Giorgetti. La discussione è stata costruttiva, siamo convinti che il Governo italiano avvierà il processo di ratifica che si concluderà in modo positivo», ha aggiunto il funzionario Ue.

Solo ieri Giorgia Meloni aveva incontrato i vertici del Mes a Palazzo Chigi e aveva cercato di esporre tutte le sue perplessità su uno strumento che, a suo dire, funziona male. E ne è dimostrazione il fatto che, nonostante la crisi economica che ha colpito buona parte degli Stati membri della Ue, nessun governo abbia mai fatto richiesta di accedere ai fondi del Mes. E questo per le stringenti condizionalità dell'eventuale prestito, e anche per il carattere "prioritario" degli eventuali debiti contratti col Fondo, che di fatto farebbe declassare il resto del debito a "secondario" e concorrerebbe a far schizzare in alto i tassi d'interesse.

Una battaglia, quella di Meloni, destinata ad andare avanti nei prossimi mesi, al di là della ratifica o meno del Mes, per la quale manca in effetti solo l'ok di Roma: "FIn quando io sarò al governo - ha detto Meloni - l'Italia non farà mai richiesta di accedere al Mes". Ratificarlo, però, è una cosa diversa.

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