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Mes Italia, Gianluigi Paragone: "Piace solo a chi vuole ricattarci"

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Gianluigi Paragone
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Si torna a parlare di Mes. Forse non s' è mai smesso. Si tratta di una sigla che ha animato anni di discussioni, rese ancora più aspre dall'atterraggio in terra greca lasciando, alla fine del programma, una società più povera. «Ma coi conti in ordine», rilanciano i fanatici del Mes, dimenticando che il collasso greco fu causato dai magheggi delle alte sfere di Atene con l'avallo della blasonata banca d'affari Goldman Sachs che truccò i bilanci; ma questa è un'altra storia. O forse no, perché gira e rigira ci ritroviamo alla solita casella del monopoli: il Meccanismo Europeo di Stabilità, ex Fondo Salva Stati. La premier Giorgia Meloni, recentemente, ha promesso che finché lei conterà qualcosa «l'Italia non accederà al Mes».

Il guaio è che la scommessa non vale il rischio della posta in gioco: per quanto a lungo la Meloni possa sperare di restare a Palazzo Chigi (e con questa sinistra e questo giornalismo ipocrita può avere meno ansie), il metterlo a disposizione con la ratifica consentirebbe a chiunque verrà dopo di attuarlo. E lì sarebbero dolori. In poche parole, il Mes non va fatto entrare nella sala macchine: già abbiamo visto cosa combinano i dirigenti del Tesoro che si sentono dei papi, figuriamoci cosa farebbe l'apparato del Mes che gode della totale immunità e impunità. In poche parole, i Signori del Mes sono intoccabili! Il Mes, dicevamo, non va nemmeno ratificato: lo dicevo in tv, dagli scranni del Senato e continuerò a ribadirlo finché avrò voce e spazio. Il Mes non va ratificato e il fatto che l'Italia sia il solo Stato a non averlo fatto va visto come segno di un dibattito acceso. Mi permetto di ricordare che chi in passato si è espresso contro, non può adesso cambiare idea: sarebbe tradimento. Non mi convince nemmeno la tesi per cui se il parlamento italiano non ratifica il Mes, tutti i Paesi che lo hanno fatto - in caso di necessità - non avrebbero altro strumento di finanziamento «a tassi d'interesse così convenienti».

Mi sembra una corbelleria. Fatemi capire: senza il Mes, l'Unione europea non avrebbe altri strumenti per aiutare uno Stato dell'eurozona che - dopo le crisi degli ultimi anni - fosse bisognoso di ossigeno finanziario? O il Mes o la Bce non ha altre leve da azionare? Suvvia... Ovviamente ne ha, ma occorre infilare i ribelli nella gabbia del Mes e governarli dall'alto da superburocrati educati alla grammatica neoliberista. E comunque sia non l'ha inventata l'Italia la regola dell'unanimità. La regola esiste? Bene, allora noi la sfruttiamo per bucare il muro di gomma. Ricapitolando. 1)Nessuna ratifica perché le condizioni sono inaccettabili; 2)riallineamento dei finanziamenti del Pnrr, i cui importi non bastano per via dell'inflazione e dei rincari dell'energia e delle materie prime. Insomma, adesso basta scherzetti. «Ma quei soldi ci servono perché sono a tassi vantaggiosissimi», sentite dire. Primo, qualsiasi entry level è vantaggiosissimo, ormai lo sanno anche i nostri figli quando scaricano i videogiochi: ti attirano con forzieri omaggio da spendere e poi, una volta nel meccanismo, sono loro a dettare le regole. «Dovremmo prendere quei soldi perché altrimenti l'inflazione ci soffoca», insistono. Peccato che si tratta degli stessi signori che ci avevano raccontato che l'euro fosse necessario perché così avremmo avuto tassi di interesse bassissimi e l'inflazione sotto controllo. Ecco, s' è visto. Se poi aggiungiamo che con l'Unione e la sua moneta, avevano promesso pure la pace, l'energia e la crescita, mi sembra che il premio Pinocchietto d'oro non ha rivali. Botto finale: «Col Mes avremo i soldi per rimettere in piedi la sanità».

A parte che questa cosa dei soldi che sarebbero arrivati dall'Europa a sostegno della sanità pubblica ce l'avevano già raccontata durante l'emergenza Covid, e poi non è arrivato praticamente nulla rispetto a quel che hanno speso per negoziare i vaccini: a Big Pharma quotata in Borsa soldi a palate; agli ospedali, bruscolini. Detto questo, penso anche che sia il momento di ricordare che l'Italia aveva una delle migliori sanità al mondo e questa sanità negli anni del dopoguerra fu costruita mattone dopo moneta da uno Stato che era sovrano anche nelle moneta e faceva spesa pubblica. Per chiudere vi lascio con una domanda: chi ha interesse a che l'Italia sia messa sotto protettorato con il Mes? Gli italiani no, perché hanno capito la fregatura nonostante non gli abbiano raccontato tutto. Allora chi?

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